Sorvolo, 83

“«Se non sviluppiamo la nostra industria automobilistica, siamo minacciati dalle più pesanti perdite, se non dalle sconfitte, in una futura guerra.» Pravda, 20 Luglio 1927.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il governo statunitense nominò un comitato interagenzie per considerare il futuro dell'industria automobilistica tedesca ed il suo potenziale bellico. Questo comitato concluse che qualsiasi industria di autoveicoli in qualsiasi paese é un fattore importante nel potenziale bellico di quel paese.
… «Il comitato riconobbe senza dissenso che l'industria automobilistica [tedesca] era un fattore importante nel suo dichiarare guerra durante la Seconda Guerra Mondiale.»
… Queste conclusioni sono state ignorate per l'industria automobilistica sovietica, persino mentre gli stessi Sovietici dichiaravano ufficialmente la loro intenzione di usare tecnologia automobilistica straniera per veicoli militari sin dal 1927. V. V. Ossinsky, un pianificatore di vertice, scrisse una serie di articoli per la Pravda (20, 21 e 22 Luglio 1927) con il seguente avvertimento:
«Se in una guerra futura impiegassimo contro gli Americani o gli Europei il carretto dei contadini Russi, il risultato sarebbe come minimo perdite sproporzionatamente pesanti, le conseguenze inevitabili della debolezza tecnica. …»
Praticamente tutti — verosimilmente il 95 percento — dei veicoli militari sovietici vengono prodotti in impianti molto grandi progettati da ingegneri americani dagli anni '30 ai '70.
… Nel maggio del 1929 i Sovietici firmarono un accordo con la Ford Motor Company di Detroit. I Sovietici concordarono di acquistare 13 milioni di dollari di automobili e parti e Ford concordò di fornire assistenza tecnica sino al 1938 per costruire un impianto integrato di fabbricazione di automobili a Nizhni−Novgorod. La costruzione fu completata nel 1933 dalla Austin Company. … Oggi questo impianto è noto come Gorki. …

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