Sorvolo, 136
“Il compito più arduo che si possa avere è continuare ad amare i propri simili, nonostante tutti i motivi per cui non lo si dovrebbe fare.
Il vero indice di sanità mentale e di grandezza è il continuare a farlo.
Per colui che lo sa realizzare, ci sono grandi speranze.
Per coloro che non lo sanno fare, ci sono soltanto dispiacere, odio e disperazione. E non sono queste le cose di cui è fatta la grandezza – o la sanità mentale o la felicità.
Una delle trappole principali è cedere ad un invito all’odio. …
Cercare di conseguire tutte le qualità desiderabili nella vita è nobile. Quella più difficile – e la più necessaria – da conseguire è amare i propri simili nonostante tutti gli inviti a fare altrimenti. …
La vera grandezza rifiuta semplicemente di cambiare il proprio atteggiamento nonostante le cattive azioni di cui si è oggetto – e una persona veramente grande ama i suoi simili perché li capisce.
Dopo tutto sono tutti nella stessa trappola. Qualcuno se n’è dimenticato, altri ne sono impazziti, altri agiscono come coloro che li hanno traditi. Ma tutti, tutti sono nella stessa trappola – generali, spazzini, presidenti e pazzi. Si comportano così perché sono tutti soggetti alle stesse crudeli pressioni di questo universo.
Alcuni di noi sono soggetti a tali pressioni eppure continuano a fare il loro lavoro. Altri, si sono da tempo arresi e delirano e torturano e si muovono con fare impettito, da quelle anime dementi che sono.
Noi possiamo quantomeno capire il fatto che la grandezza non deriva da guerre violente o da notorietà. Deriva dal fatto di essere fedeli alla propria decenza, di continuare ad aiutare gli altri qualsiasi cosa essi facciano o pensino o dicano e malgrado tutte le azioni brutali a cui si è soggetti, di perseverare senza cambiare il proprio atteggiamento fondamentale nei confronti dell’Uomo.
… Perché si dovrebbe cambiare atteggiamento ed incominciare a odiare solo perché qualcun altro si è perso ed il suo destino è per lui troppo crudele da affrontare?