Sorvolo, 34

Se quel che la gente desiderava fare su internet era soprattutto essere in grado di dire alla loro famiglia, ai loro amici ed agli estranei cosa stessero combinando, e farsi dire di rimando dalla loro famiglia, dai loro amici e dagli estranei cosa stessero combinando loro, allora tutto quel che le aziende dovevano fare era capire come mettersi nel mezzo di quelli scambi sociali e trasformarli in profitti. Questo fu l’inizio del capitalismo della sorveglianza, e la fine di Internet per come la conoscevo io. Ora, era il Web creativo che crollava, mentre innumerevoli siti internet belli, difficili, individualisti venivano chiusi. La promessa della convenienza portava la gente a scambiare i loro siti personali — che richiedevano un mantenimento costante e laborioso — per una pagina Facebook ed un account di Gmail. L’apparenza della proprietà era facile da scambiare per la sua realtà. pochi di noi lo capirono all’epoca, ma nessuna delle cose che avremmo continuato a condividere sarebbe più appartenuta a noi. I successori delle aziende di commercio elettronico che erano fallite perché non erano riuscite a trovare nulla che fossimo interessati ad acquistare adesso avevano un prodotto nuovo da vendere. Quel prodotto nuovo eravano Noi.

I dati che generiamo semplicemente vivendo — o lasciandoci semplicemente sorvegliare mentre viviamo — avrebbero arricchito le imprese private ed impoverito la nostra esistenza privata in egual misura. Se la sorveglianza del governo stava avendo l’effetto di trasformare il cittadino in un suddito, alla mercè del potere dello stato, allora la sorveglianza aziendale stava trasformando il cliente in un prodotto, che le aziende vendono ad altre aziende, intermediari di dati, ed inserzionisti pubblicitari.

Una volta che tu ti metta a scavare nei reali meccanismi tecnici tramite i quali viene calcolata la prevedibilità, arrivi a comprendere che la sua scienza, di fatto, è antiscientifica, e fatalmente chiamata con un nome sbagliato: la prevedibilità è in realtà manipolazione. Un sito internet che ti dica che, siccome ti è piaciuto questo libro, ti potrebbero piacere anche i libri di James Clapper o di Michael Hayden, non ti sta offrendo una stima ragionata, tanto quanto un meccanismo di sottile coercizione.

Non possiamo permettere che i nostri dati vengano usati per venderci proprio quelle cose che non devono essere vendute, come il giornalismo. Se lo facciamo, il giornalismo che avremo sarà soltanto il giornalismo che vogliamo, od il giornalismo che i potenti vogliono che abbiamo, non l’onesta conversazione collettiva che è necessaria.”
Edward Snowden, Errore di sistema (principalmente)

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