Sorvolo, 85

… Chi erano i funzionari governativi responsabili di questo trasferimento di tecnologia militare ben nota? Il concetto provenne originariamente dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Henry Kissinger, che a quanto si dice convinse il Presidente Nixon dell'idea per cui dare tecnologia militare ai Sovietici avrebbe moderato le loro ambizioni territoriali globali. Come Henry arrivò a questo gigantesco non sequitur non é noto. Basta dire che sollevò considerevoli preoccupazioni in merito alle sue motivazioni. Non ultimo, il fatto che Henry é stato un dipendente stipendiato della famiglia Rockefeller sin dal 1958, ed era stato Presidente del Comitato Consultivo internazionale della Chase Manhattan Bank, un'impresa dei Rockefeller.
Gli accordi commerciali fra Stati Uniti e Sovietici, compresi Kama ed altri progetti, vennero firmati da George Pratt Shultz, che poi sarebbe diventato Segretario di Stato nell'Amministrazione Reagan, ed a lungo noto come sostenitore di maggiori aiuti e commercio con i Sovietici. Shultz é ex presidente della Bechtel Corporation, un'azienda multinazionale di appalti e progettazioni.
I contribuenti americani sottoscrissero il finanziamento di Kama tramite la Export−Import Bank. Il capo della Export−Import Bank a quel tempo era William J. Casey, ex socio di Armand Hammer ed ora (1985) Direttore della Central Intelligence Agency. Il finanziamento venne organizzato dalla Chase Manhattan Bank, il cui allora Presidente era David Rockefeller. La Chase é l'ex datore di lavoro di Paul Volcker, ora Presidente della Federal Reserve Bank. …
Citiamo questi nomi per dimostrare la forte presa intrecciata che i sostenitori dell'aiuto militare all'Unione Sovietica mantengono sulle posizioni governative di vertice nelle decisioni politiche.
Dall'altra parte, coloro che criticavano la vendita di tecnologia militare statunitense sono stati spietatamente messi a tacere e soppressi.
… Per due decenni sono venute a galla voci secondo le quali i critici dell'aiuto all'Unione Sovietica sono stati messi a tacere. Negli anni '30 la General Electric ammonì i suoi dipendenti in Unione Sovietica a non discutere il loro lavoro in URSS, pena il licenziamento.
Negli anni '50 e '60 l'IBM licenziò gli ingegneri che si opponevano pubblicamente alla vendita di calcolatori IBM all'URSS.

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