Sorvolo, 149
“Io richiamo semplicemente l'attenzione su certi fatti che non si possono contestare. Io so, e così pure qualsiasi studente attento sa, che lo ammetta o no, che il fatto che il governo stampigli i privilegi della valuta legale sull'oro crea per esso una domanda aumentata ed artificiale, e, conseguentemente, un valore commerciabile che supera di molto quello che sarebbe se l'oro non avesse impresso su di sé questo privilegio della valuta legale. … Adesso esso beneficia del carattere del monopolio. Ogni centesimo supplementare di credito dato ad esso oltre il suo valore intrinseco come articolo di commercio, in ragione della sua stampigliatura governativa come valuta legale, viene prima estorto dal credito proprio del popolo, poi accumulato nella forma del cosiddetto "capitale," e dopo di ciò diviene la base per far pagare ad esso l'interesse composto per generazioni – perpetuamente – se questi non si emanciperà con l'abbandono di questa pratica falsa. Per quanto riguarda il principio, non c'è alcuna differenza che il Governo stampigli come valuta legale l'oro, dando al proprietario il vantaggio del suo aumentato valore, e che lo stesso procedimento di stampigliatura venga applicato alla semplice carta.”
Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, Banking and Currency and The Money Trust
“La situazione attuale è drammatica, a parte per quello che si evince dai media, per almeno due considerazioni: abbiamo un tipo di sistema monetario disfunzionale come quello americano prima della rivoluzione americana – 1770 – e abbiamo un debito pubblico che assorbe oltre il 50% delle entrate dello stato, come in Francia nel 1780, poco prima della rivoluzione francese. Nel 1763 Benjamin Franklin si trovava in visita in Inghilterra e venne interrogato dalla banca d’Inghilterra riguardo la sorprendente prosperità economica delle colonie. Franklin rispose: «É molto semplice. Nelle colonie stampiamo i nostri soldi. Si chiamano Buoni Coloniali (Colonial Script). Li emettiamo in proporzione diretta alle necessità dell’industria e del commercio per rendere facile lo scambio fra produttori e consumatori. In questo modo, creiamo la carta moneta propria delle colonie, ne controlliamo il potere d’acquisto e non abbiamo da pagare interessi a nessuno.»