Sorvolo, 124

AMBIENTALISMO, UN SOSTITUTO DELLA GUERRA
Provare che le previsioni di apocalisse ambientale attualmente accettate sono basate su "studi scientifici" esagerati e fraudolenti esula dall’ambito di questo studio. Ma una prova del genere la si trova facilmente se si è disposti a guardare ai dati grezzi ed ai prsupposti sui quali si basano le proiezioni. Più importante, tuttavia, è la questione del perché gli scenari da fine del mondo basati su studi scientifici fasulli — o su nessuno studio — vengano pubblicizzati acriticamente dai media controllati dal CFR; o perché i gruppi ambientalisti radicali che sostengono la dottrina socialista ed i programmi contro le aziende vengano finanziati generosamente da fondazioni, banche e gruppi dominati dal CFR, gli stessi gruppi che sembrerebbero avere più da perdere. …
La popolazione delle nazioni industrializzate è stata sottoposta ad un fuoco di fila di documentari, spettacoli teatrali, film, ballate, poesie, adesivi, poster, marce, discorsi, seminari, conferenze, e concerti. … Nessuno contesta il danno arrecato all’economia o alla nazione. … Non uno su mille contesterà la premessa sottostante. Come potrebbe essere falsa? Guarda tutte le celebrità cinematografiche e le stelle della musica che si sono unite al movimento. Mentre i seguaci del movimento ambientalista sono assorbiti dalle visioni di apocalisse planetaria, vediamo che cosa stanno pensando i leader. Il primo Giorno della Terra venne proclamato il 22 Aprile 1970, ad un incontro "summit" a Rio de Janeiro, cui parteciparono ambientalisti e politici da tutto il mondo. Una pubblicazione circolata ampiamente in quell’incontro era intitolata il Manuale Ambientale. Il tema principale del libro fu riassunto da una citazione dal professore di Princeton Richard A. Falk, un membro del CFR … Egli disse: «La base di tutti i nostri problemi è l’inadeguatezza degli stati sovrani a gestire gli affari dell’umanità nel ventesimo secolo.» Il manuale continuava con la linea del CFR ponendo queste domande retoriche: «Le nazioni−stato sono realmente possibili, ora che hanno il potere di distruggersi l’un l’altra in un solo pomeriggio? … Che prezzo sarebbe disposta a pagare la maggior parte della popolazione per un tipo di organizzazione umana più durevole — più tasse, rinunciare alle bandiere nazionali, magari il sacrificio di qualcuna delle nostre libertà conquistate a caro prezzo?» …

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