Sorvolo, 62
Rothbard scrive:
«In breve, dato che non c’erano abbastanza risparmiatori privati disposti a finanziare il deficit, Paterson ed il suo gruppo furono cortesemente disposti ad acquistarli loro i titoli di stato, purchè potessero farlo con banconote appena create dal nulla, accompagnate da una caterva di privilegi speciali. Questo era un affare splendido per Paterson e compagni, ed il governo beneficiava dell’inbroglio di una banca apparentemente legittima che finanziava i suoi debiti… Appena la Banca d’Inghilterra ricevette la sua licenza nel 1694, Re Guglielmo stesso e vari membri del Parlamento si precipitarono a divenire azionisti della nuova fabbrica di denaro che avevano appena creato.»”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)
“Cordell Hull, nelle sue Memorie, commenta: «Il conflitto costrinse all'ulteriore sviluppo del principio della tassa sul reddito. Mirando, come appunto faceva, all'unica grande fonte di reddito non tassata, la legge istitutiva della tassa sul reddito era stata approvata al momento opportuno per venire incontro alle richieste della guerra. Ed il conflitto aiutò anche nel varo del Sistema della Riserva Federale, parimenti al momento opportuno.»
Ci si potrebbe chiedere: al momento opportuno per chi? Certamente non per il popolo americano, che non aveva alcun bisogno di "mobilizzazione del credito" per una guerra europea, o di promulgare una tassa sul reddito per finanziare una guerra. La dichiarazione di Hull offre un raro fugace sguardo nelle macchinazioni dei nostri "funzionari della pubblica amministrazione".”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection
“Oggi il debito, pubblico e privato, non è nulla altro che una costruzione artificiale basata su una propaganda usurocratica, un'invenzione con cui vengono schiavizzati i popoli al lavoro e ad una produzione inutile con il solo scopo del mantenimento del potere da parte di una piccola élite.”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia