Sorvolo, 115

La prima parte della risposta è stata illustrata nelle precedenti sezioni di questo libro. I gestori di denaro internazionali possono essere cittadini di una particolare nazione ma, per molti di loro, quella è un’insignificante casualità di nascita. Loro si considerano per prima cosa cittadini del mondo. Parlano di affezione per tutta l’umanità, ma la loro lealtà più elevata è nei confronti di sé stessi e della loro professione.
Questa è solo metà della risposta. Bisogna ricordare che gli uomini che manovravano le leve finanziarie di questa macchina dell’apocalisse, i governatori della Banca d’Inghilterra e della Federal Reserve, erano loro stessi legati a dei fili tirati da altri al di sopra di loro. Le loro menti non erano ossessionate da concetti di nazionalismo o persino internazionalismo. Le loro lealtà erano nei confronti di uomini. Il Professor Quigley ci rammenta:
«Non si deve avere l’impressione che questi capi delle principali banche centrali del mondo fossero loro stessi poteri sostanziali nella finanza mondiale. Non lo erano. Piuttosto, loro erano i tecnici e gli agenti dei banchieri d’investimento dominanti dei loro paesi, che li avevano allevati ed erano perfettamente in grado di buttarli giù. I poteri finanziari sostanziali del mondo erano nelle mani di questi banchieri d’investimento (chiamati anche banchieri "internazionali” o “d’affari”) che rimanevano in larga misura dietro le quinte nelle loro personali banche private non costituite in società. Questi formavano un sistema di cooperazione internazionale e di dominazione nazionale che era più privato, più potente, e più segreto di quello dei loro agenti nelle banche centrali.»
E così, non stiamo avendo a che fare con le azioni di uomini che percepiscono sè stessi come traditori della loro nazione, ma come tecnici che sono leali agli scienziati monetari ed agli scienziati politici che li hanno allevati. Dei due gruppi, i finanziari sono quello dominante. I politici vanno e vengono, ma coloro che detengono il potere del denaro rimangono per raccogliere i loro successori.

Sorvolo