Sorvolo, 68

«Di tutte le aristocrazie,» ha detto un Comitato della Legislatura di New York nel 1818, «nessuna riduce in schiavitù un popolo più completamente di quella del denaro; e, nell'opinione del vostro comitato, nessun sistema per ridurre una comunità in schiavitù fu mai congegnato così perfettamente come quello della maniera attuale di gestire le istituzioni bancarie. Come la sirena della fiaba, essi allettano per distruggere. Sono loro a tenere i cordoni della borsa della società; e monopolizzando la totalità del mezzo circolante del paese essi formano uno standard precario, per mezzo del quale viene valutata ogni proprietà nel paese, case, terre, debiti e crediti, proprietà personali ed immobiliari di ogni tipo; in questo modo essi rendono l'intera comunità dipendente da loro; bandendo ogni uomo che osi rivelare le loro pratiche illegali: se questi dovesse essere fuori della loro portata, tale da non richiedere da loro nessun favore, saranno i suoi amici a diventare le vittime. Così nessuno osa lamentarsi.»
«Il comitato, nell'esprimere un parere generale sul nostro Stato, e confrontando quelle parti in cui le banche sono state istituite da qualche tempo con quelle che non ne hanno avuta nessuna, è stupito dalla disparità allarmante. Essi vedono, nell'un caso, la desolazione che esse hanno creato in società in precedenza prospere e felici; la rovina che esse hanno portato ad un numero immenso degli agricoltori più facoltosi, e questi e le loro famiglie gettate improvvisamente dal benessere e dall'indipendenza nell'abisso della rovina e della disperazione.»
«Se i fatti dianzi dichiarati sono veri, ed il vostro comitato non ha dubbio che lo siano, insieme con altri egualmente riprovevoli e da temere, come il fatto che la loro influenza, troppo frequentemente, invero, spesso già incominci ad assumere la forma di una dettatura del tutto allarmante, ed a meno che qualche rimedio giudizioso non sia provveduto dalla saggezza legislativa, saremo presto testimoni di tentativi di controllare tutte le nomine ai pubblici uffici nelle nostre nazioni, ed invero alle elezioni alla legislatura stessa. I senatori ed i membri dell'Assemblea saranno indebitati con le banche per i loro seggi in questa capitale, e così la parte saggia delle nostre istituzioni civili sarà prostrata nella polvere delle corporazioni che si sono sviluppate da sè. »”
William M. Gouge, Breve storia della carta−moneta e dei sistemi bancari degli Stati Uniti

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