Sorvolo, 130

Sin dalla legge Depository Institutions Deregulation and Monetary Control Act (Legge sulla deregolamentazione degli istituti di deposito e sul controllo monetario, n.d.a.) del 1980, tutti gli istituti di deposito sono stati autorizzati ad offrire conti correnti fruttiferi a determinati clienti. I conti correnti (tanto quelli fruttiferi quanto quelli per i quali il pagamento di interessi è ancora vietato per legge) in tutti gli istituti di deposito sono soggetti ai requisiti sulle riserve stabiliti dalla Federal Reserve. Perciò tutti questi istituti, non solo le banche commerciali, hanno il potenziale di creare denaro.] Come osservato in precedenza, le passività delle banche sono denaro. Queste passività sono i conti dei clienti. …
In assenza di requisiti di riserve legali, le banche possono sviluppare i depositi incrementando prestiti ed investimenti, sintanto che tengono a disposizione valuta sufficiente a soddisfare qualunque importo gli intestatari dei depositi vogliano convertire in valuta. Questo attributo unico dell'attività bancaria fu scoperto molti secoli fa.
Esso ebbe inizio con gli orafi. Primi banchieri, essi inizialmente fornivano servizi di custodia, guadagnando con i canoni di custodia nei forzieri per l'oro e le monete depositate presso di loro. La gente riscattava le loro "ricevute di deposito" ogniqualvolta avessero bisogno dell'oro o delle monete per acquistare qualcosa, e di portare l'oro o le monete al venditore il quale, a sua volta, le depositava in custodia, spesso dallo stesso banchiere. Tutti scoprirono presto che era molto più facile usare direttamente le ricevute di deposito come mezzo di pagamento. Queste ricevute, che divennero conosciute come note, erano accettabili come denaro perchè chiunque ne fosse in possesso poteva andare dal banchiere e scambiarle con moneta metallica.
Poi, i banchieri scoprirono che potevano fare prestiti dando soltanto le proprie promesse di pagamento, o note di banco, o banco−note, a chi riceveva il prestito. In questo modo, le banche iniziarono a creare denaro. Si potevano emettere più note rispetto all'oro ed alle monete a disposizione, perchè solo una parte delle note da rimborsare sarebbe stata presentata all'incasso in un qualsiasi momento. Bisognava, naturalmente, tenere a disposizione moneta metallica sufficiente a riscattare qualunque volume di note venisse presentato all'incasso.
I conti correnti sono la controparte moderna delle banconote. Si è trattato di un piccolo passo, dalla stampa delle note al compilare registrazioni contabili accreditanti i depositi di chi riceve prestiti, che i beneficiari dei prestiti a loro volta possono "spendere" staccando assegni, "stampando" in tal modo il proprio denaro.

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