Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 75

Ma adesso veniamo al nucleo, ed una volta lì chiamiamo le cose per nome.
Werner osserva come “L’economia neoclassica è costruita sul presupposto che gli individui si curino soprattutto di sé stessi ed agiscano indipendentemente l’uno dall’altro. Si presume che lo stato di felicità dell’uno non abbia alcun impatto sugli altri. Le relazioni sociali ed il desiderio degli individui di relazionarsi con gli altri e ricevere rispetto all’interno dei gruppi sociali sono al di fuori del modello neoclassico. Un gruppo crescente di economisti, che nasce in Francia ma che si diffonde rapidamente nei campus di economia del mondo, ha perciò sostenuto che l’economia neoclassica sia ‘autistica’ – dato che ha difficoltà nel riconoscere che gli umani hanno bisogno di relazionarsi con gli altri.”
Come la mano adopera il martello, così nell’osservare il modello possiamo vederci riflesso il suo originatore. Perciò ora alziamo lo sguardo per guardare direttamente quest’ultimo.
Autistico? A−sociale? Non proprio. È molto peggio. È ANTI−sociale. Come ho detto prima, a coloro che sanno come la vera etica della sopravvivenza sia giusto un filo diversa, questa visione sembra un po’ stramba, ma a coloro che sanno anche come un soppressivo veda gli altri, sembra meno stramba.
La stessa idea può venire espressa in molti modi; è vero che l’espressione riflette la comprensione, ma è anche vero che poi l’espressione influenza la comprensione. Perciò vorrei contribuire chiamando le cose per nome in modo da aiutare a sollevare la nebbia da esse.
Ecco un esempio da Werner: “Le istanze di inflazione degli attivi non sono ottimali per il benessere. Innanzitutto, non può essere considerato efficiente né equo quando nuovi diritti su risorse finite vengono creati dalle banche e poi concessi a gruppi specifici di individui, che li usano puramente per guadagni speculativi, senza contribuire alla produttività od alla produzione.”
Beh, e riformularlo così? “Alquanto ovviamente, non c’è nulla di buono per noi tutti quando dei criminali soppressivi ci rubano potere d’acquisto creando denaro dal nulla e poi, per di più, usandolo per rubarci altro potere d’acquisto attraverso degli schemi piramidali, senza consegnare affatto alcunchè di buono in cambio, ed al contrario sopprimendo nel frattempo anche la produzione. Vediamo di chiamare questo per nome: soppressione economica.”

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