Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 63

Ma a dispetto di queste intuizioni iniziali e di occasionali sprazzi di ricerca focalizzata sul credito, il suo ruolo nelle teorie dominanti è rimasto troppo ridotto. Secondo Schumpeter (1954), ‘si dimostrava straordinariamente difficile per gli economisti il riconoscere che i prestiti bancari e gli investimenti bancari effettivamente creano depositi. Infatti, in tutto il periodo oggetto del sondaggio essi si rifiutarono di far questo praticamente all’unanimità.’ …
Schumpeter nota il fatto persino più curioso per cui quegli economisti che sembravano aver riconosciuto questo ad un certo punto, poi abrogassero completamente l’idea alcuni anni più tardi: Keynes riconobbe la funzione delle banche quali creatrici del credito nel suo Trattato del 1930, ma il ‘prestito bancario creatore di deposito, ed il suo ruolo nel finanziamento degli investimenti senza alcun precedente risparmio delle somme così prestate è praticamente scomparso nello schema analitico della Teoria Generale, dove è di nuovo il pubblico risparmiatore ad occupare la scena. Il Keynesismo Ortodosso è di fatto ritornato alla visione precedente … Se ciò significhi progresso o regresso, questo ogni economista lo deve decidere da sé.’”

È alquanto interessante notare chi fosse l’economista che ha cambiato le carte in tavola in questo modo: John Maynard Keynes, il fondatore di una scuola economica dominante apparentemente antitetica all’economia neoclassica e ciononostante tutt’oggi ancora acclamata, avviato a divenire una figura dominante negli eventi economici, e politici, di quel periodo. Considerando da un lato come entrambe le scuole condividano il fingere di non vedere la falsità dei fondamenti che abbiamo visto, e dall’altro come qualsiasi scuola economica che copra l’usurpazione della sovranità monetaria faccia il gioco dei suoi usurpatori indipendentemente dal fatto che propugnino il pareggio di bilancio o la spesa a deficit, ce n’è abbastanza per guardare a Keynes, al suo cambiare le carte in tavola, al suo successo, ed alla loro relazione cronologica con qualche sospetto.

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