Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 74

La prima porta rivela che la sua divulgazione è altrettanto importante: “data l’importanza delle variabili del credito, esse richiedono anche una divulgazione completa da parte delle banche centrali di dati ad alta frequenza sul credito, tempestivi e dettagliati.”
La seconda porta rivela che, contrariamente al mito – peraltro falso – della “indipendenza” della banca centrale, “per i responsabili politici … è imperativo controllare l’allocazione del credito”; dopotutto, l’importanza di questo fattore per le vite della gente dà loro decisamente il diritto ad avere voce in capitolo sull’argomento, come minimo indirettamente tramite, si spera, una democrazia rappresentativa.
La terza porta rivela che boom e crolli, inflazione, speculazioni e le loro conseguenti vittime, si possono addirittura prevenire: “questo può essere fatto usando un intervento diretto nel mercato del credito opportunamente progettato in modo da influenzare sia la quantità che l’allocazione del credito, e da assicurare che la creazione del credito venga impiegata soprattutto produttivamente. Questo assicura una crescita stabile e senza inflazione.”
La quarta porta rivela che prosperare liberi dalla soppressione è possibile, se non altro perché è già stato fatto: “Assicurando che la creazione del credito venga usata soprattutto per scopi produttivi, si possono generare elevati tassi di crescita reale senza inflazione. Come il caso del Giappone degli anni ’60 ha dimostrato, sono possibili tassi di crescita persino a due cifre. Non è una coincidenza che la Corea, Taiwan, e più di recente la Cina abbiano usato i controlli del credito e l’allocazione selettiva del credito come strumenti chiave della loro politica. Questi hanno prodotto alti tassi di crescita.”
La quinta porta rivela che “con politiche di credito appropriate, il solo limite alla crescita diviene la creatività umana nell’inventare nuove idee, nuove tecnologie e nuove ricette per organizzare gli apporti. Se di tale creatività ve n’è molta, è possibile una crescita molto alta.” Dopotutto, come espresso nella pudica parlata degli economisti, “fra tutti i fattori della funzione di produzione, le risorse umane sono di gran lunga la più importante.” Il che, incidentalmente, rimette il fattore umano – altrimenti noto come “Tu” – al posto che gli spetta: al centro. E nel farlo svela una sfaccettarura soppressiva del Pensiero Unico neoclassico: quella che lo invalida.
La sesta porta rivela come “data l’importanza della creatività nel fornire le idee che consentono gli investimenti produttivi, il nostro quadro mostra anche che la conoscenza pratica, l’educazione e l’informazione sono cruciali per uno sviluppo economico di successo – aree che erano trascurate nelle teorie tradizionali, dove si dà semplicemente per scontato che gli agenti sappiano già tutto.” Il che rimette l’altro fattore vitale, la conoscenza, al posto che gli spetta, al centro, accanto al fattore umano. E nel farlo svela un'altra sfaccettatura soppressiva del Pensiero Unico neoclassico: quella che invalida anche questo.

Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia