Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 14

In sintesi: il rendimento di scala è il rendimento dell’aumentare di scala, vale a dire di dimensioni, e risponde alla domanda: vale la pena ingrandirsi? Tanto più è crescente e tanto più la risposta è ‘sì’, tanto più è decrescente e tanto più la risposta è ‘no’, e se è costante la risposta è ‘non fa alcuna differenza’.
I rendimenti di scala sono parenti stretti delle economie di scala, e l’economia di scala è la diminuzione del costo di produzione per unità di prodotto che si ha aumentando di scala, di dimensioni, e quindi aumentando il numero di unita prodotte. Entrambi mostrano gli effetti di un aumento di scala; l’economia di scala mostra l’effetto sul costo di produzione per unità di prodotto, il rendimento di scala quello sulla proporzione fra le quantità di apporto e prodotto.
È stato detto che rendimenti di scala costanti implicano che tutti i produttori (qualunque sia la loro scala di produzione) possano produrre i beni al medesimo costo per unità: e questo rende l’autoproduzione un’alternativa praticabile alla produzione di mercato. E quindi che se il lavoro è il solo fattore di produzione, l’autoproduzione diventa la sola opzione: e l’economia di mercato cessa di esistere.
Ancora una volta Wil Coyote chiude il libro, e sopra la sua testa compare la nuvoletta di un pensiero: “Hmm… vediamo: supponiamo ci siano due persone, A e B, ciascuna di esse produce due prodotti diversi, X ed Y, e ciascuna di esse produce un’unità di X ed un’unità di Y al giorno, per un totale di due X e due Y al giorno. Ora supponiamo che applichino la divisione del lavoro, ed A si specializzi nel produrre solo X, e B si specializzi nel produrre solo Y. Poi supponiamo che dopo un po’ A produca due unità di X al giorno e B produca due unità di Y al giorno, per ancora lo stesso totale di due X e due Y al giorno come prima. Poco dopo sia A che B cancellerebbero la divisione del lavoro e ritornerebbero a produrre entrambi i prodotti autonomamente, se non altro per risparmiarsi la ripetitività, il fardello dello scambio, e per il principio della ripartizione del rischio, giusto nel caso uno di loro dovesse ammalarsi. Vale a dire, se non ci fossero rendimenti di scala crescenti ed economia di scala, non ci sarebbe ragione per la divisione del lavoro, la specializzazione e lo scambio. Conseguentemente, il fatto che la divisione del lavoro, la specializzazione e lo scambio esistono dimostra che esiste a sua volta anche la loro ragione stessa: rendimenti di scala crescenti. Del resto, è stato fatto notare come nel caso di un edificio, ad esempio, mentre la sua superficie, ed i relativi costi in quanto fattori di produzione, incrementano al quadrato, il suo volume, ed il suo relativo potenziale di produzione, incrementano al cubo… come minimo, se paragoni un edificio di un piano ad un grattacielo! E, sempre a proposito, l’apprendimento, l’educazione, l’addestramento, sono senz’altro un altro caso: più investi in essi, più la produzione semplicemente esplode!”

Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia