Il simbolo umanoide perfetto

Il simbolo perfetto dell’indegnità umanoide è il fumo. Se con umanoide intendo tutti quei tranelli interiori che noi così gelosamente giustifichiamo come “umani” (alcuni dei quali ho cercato di trattare sopra, e che ti invito a scoprire qui all’opera come un esercizio rivelatore), con indegno intendo: primo, non all’altezza dei requisiti minimi di decenza che ci si attende da qualsiasi persona; secondo, non all’altezza delle responsabilità di cui si è investiti per il fatto stesso di esistere; terzo, perciò indegni di aiuto a causa della mancanza del primo requisito per venire aiutati: un sé di buon senso. A meno che non si possa riunire abbastanza sé per restare o sollevarsi al di sopra di quello stato umanoide più basso del fondo, non c’è nessuna speranza perché non c’è nessun sé, nessuna lucidità, nessun buonsenso, nessuna volontà sui quali fondarla.

Primo, fumare è una dipendenza. Avere una dipendenza è un tradimento del proprio onore e dei propri doveri. L’etica consiste nella persona che apporta il più alto livello di esistenza per il tempo più lungo per tutto e tutti, in un mondo governato dalle leggi della fisica, dove forza bruta più casualità danno come risultato il caos, e si dà il caso che ci sia una specie di guerra non dichiarata fra i due. Il mondo è materiale e tende al caos, mentre il nostro sé ed i nostri valori più elevati non sono materiali e portano ordine: persino la forma di vita più umile prende molecole sparpagliate alla rinfusa e le organizza in strutture e flussi ordinati, ed a noi è assegnata la responsabilità di far sì che le cose siano organizzate e funzionanti in modo che tutto e tutti possano fiorire e prosperare, e continuare a farlo. Più c’è ordine, più c’è vita e potenziale; più c’è caos, meno ce ne sono.

Gli esseri umani rispettano una bandiera bianca, le leggi fisiche no; ma se questa scortesia non fosse già abbastanza, il mondo combatte questa guerra non dichiarata non solo con l’ineluttabilità delle leggi fisiche, come quando inciampare significa cadere ad ogni passo che facciamo senza eccezioni, ma la combatte principalmente in maniera subdola: rendendo noi sempre più come lui.