Il simbolo umanoide perfetto, 28

Come ho detto, fumare è il simbolo perfetto dell’indegnità umanoide. È il perfetto caso tipico di quanto ciecamente, stupidamente, ingenuamente, e di quanto ostinatamente, arrogantemente e fedelmente l’umanoide si schieri con i suoi nemici e contro i suoi amici, e contro sé stesso in primo luogo, e si trasformi in una fonte potenziale di guai che ritrasmette ed amplifica degradazione e soppressione. Riesci ad immaginare gli Ebrei prigionieri nei campi di concentramento che si pavoneggiano, ostentano e si vantano dei numeri sui loro avambracci? Riesci ad immaginare tutti noi che ci pavoneggiamo, ostentiamo e ci vantiamo dei “numeri della bestia” marchiati sulle nostre fronti, mani, carte d’identità−credito, o chip RFID impiantati, in un futuro imminente dove senza di essi non ci sarà permesso nemmeno di respirare? Dicono che il numero 666 sia il marchio della bestia, e forse lo è; ma fumare lo è sicuramente. E l’infinito esiste: è l’idiozia umanoide.

A mio parere, mettere sullo stesso piano l’uso di droghe con lo starne alla larga è relativismo etico, ed in considerazione del fatto che la nostra sopravvivenza in questo mondo è uno sforzo comune il cui esito non è scontato, allora il relativismo etico è tradimento. Ma se ciò non bastasse, considerando il fattore supplementare della presenza della soppressione sulla scena, tale tradimento diviene ben più grave. Si dà il caso che viviamo in un mondo che non consente errori a causa delle leggi fisiche; se ti butti ti schianti, e non c’è ritorno. Ma se già questo non fosse abbastanza, si dà il caso che viviamo in un mondo che ancora di più non consente errori a causa della presenza di soppressione, PTSness, difetti umanoidi, intenzioni non etiche, informazione nascosta o inquinata. In un mondo del genere, una cosa come un diritto all’idiozia non esiste. Nessuno ha il diritto di essere stupido. E nessuno ha il diritto di essere stronzo.

Che dire allora dell’ordine di grandezza dell’impatto di un tale “diritto all’idiozia”?