Il simbolo umanoide perfetto, 2

Quando plasmiamo la materia per esprimere il nostro sé non materiale, come con l’arte, tutti vincono; quando il mondo plasma il nostro sé non materiale inducendolo a pensare, sentire e comportarsi come la materia, come quando tradiamo la nostra onestà per trenta denari luccicanti, tutti perdono. Quando vinciamo noi, diventiamo sempre più liberi; quando perdiamo, diventiamo sempre più schiavi; e quello che ci fa vincere o perdere è il fatto di essere causa o effetto: noi miriamo ad essere causa sul mondo, il mondo mira a renderci effetto, questa è la morale della favola. Da questo scaturisce tutta quella parte della cultura e del pensiero che riguarda il definire ed il promuovere valori e principi etici, come l’onore, che è determinante nell’insegnare ad essere fieri del proprio atteggiamento orientato al produrre sopravvivenza e della propria capacità di produrla. Fondamentalmente, tutto ciò che questi valori e principi ti stanno dicendo è: per come stanno le cose, tu sei qui per sopravvivere e far sopravvivere tutto e tutti; per farcela, devi essere causa, non effetto, e questo è quanto, punto e basta. In principio era il Verbo, ed il Verbo è… sii causa. E che cos’è la dipendenza se non effetto senza speranza?

Secondo, dipendenza da cosa: cibo o veleno? Potresti dire che gli esseri viventi in questo mondo abbiano una dipendenza dal respirare, bere e mangiare, ma se volessi cambiare quello dovresti arrivare a modificare il cuore delle leggi fisiche e della natura. Diversamente, dato che il nutrimento porta sopravvivenza agli esseri viventi, merita di venire chiamato dipendenza? C’è una distinzione netta qui, ed è quella fra aiuto e tradimento: non solo aria, acqua e cibo portano vita ed il veleno porta morte, ma per portare morte il veleno la traveste da vita. Soppressione come al solito: sfruttare l’impulso di vivere e pervertirlo in un impulso a morire. Il meccanismo della dipendenza da veleno è alquanto preciso, ed è questo, come ho descritto in precedenza: creare artificialmente e sfruttare un bisogno degradante che non esisteva in primo luogo. È il raggiro perpetrato con la protezione criminale e la dipendenza da nicotina: danneggi la gente e la costringi in uno stato inferiore e degradato, poi sfrutti il loro impulso a riconquistare lo stato originale, vendendogli la causa della malattia come se ne fosse la cura, vendendogli a caro prezzo un briciolo di quello che era di loro proprietà nella sua interezza in primo luogo, mentre ti assicuri che non si accorgano mai della verità ma al contrario rimangano schierati dalla parte dei loro aguzzini ed a combattere i loro soccorritori.