Il simbolo umanoide perfetto, 11

È stato detto che il comun denominatore della droga è che tutte le droghe non sono che veleni e tutti i veleni seguono questo stesso schema. Un veleno è un’aggressione contro il corpo, quindi il corpo reagisce per autodifesa, e l’effetto dipende dall’equilibrio di forze: una dose che sia piccola per le capacità di difesa del corpo viene percepita come un effetto stimolante, a causa della risposta di contrattacco; una dose abbastanza grande da mandare in crisi le sue capacità di difesa viene percepita come un effetto sedativo, dato che il corpo inizia a soccombere; una dose abbastanza grande da sconfiggere le sue capacità di difesa viene percepita come un effetto letale… da tutti tranne che dal soggetto. Tenendo conto solamente dei picchi nell’andamento a dente di sega della truffa della dipendenza, lasciando perdere il resto della tendenza che ne è la maggior parte e rimane persino più in basso, e che il “su di giri” è solo apparente dopo tutto, chiunque sia “su di giri” nel profondo sa che sta scappando piuttosto che raggiungendo. Quel su di giri potrebbe stare abusando della macchina, non solo al di sopra dell’optimum intorno all’80 percento, ma persino ben oltre il 100 percento: è paragonabile all’elaborazione estrema delle auto alimentandone i motori con protossido di azoto invece dell’aria: viene bruciato più carburante quindi più potenza viene strappata al medesimo motore, ma è a costo di un’usura aumentata in proporzione. Più oltre il 100 percento e più a lungo metti il motore sotto pressione, e prima, più pesantemente ed improvvisamente ti presenterà il conto. Ma a persone “cicala” in condizioni del genere non gliene importa niente, oppure bramano proprio quello.

Perchè uno incomincia? Mai notato come molti riportino che all’inizio era disgustoso, finchè non ci si sono “abituati”? Questo significa che in primo luogo era disgustoso, non buono, ed hanno dovuto superare un rigetto, quando alla fine l’idiozia umanoide ha sconfitto il buonsenso. Perchè allora uno non smette? Mai notato le espressioni, I gesti, gli atteggiamenti della persona con questa dipendenza prima, durante e dopo l’assunzione? È astinenza, non elevazione; non è da zero a più qualcosa, è da meno qualcosa a zero… in realtà ad ancora sotto zero. È irritazione, frustrazione, coscienza di un compromesso con il male minore, è il passo nervoso, ossessivo, psicotico dell’animale in gabbia, che sfoga contro le sbarre la rabbia del prigioniero e la disperazione del non vedere vie d’uscita in un circolo vizioso, ipnotico, robotico. E noi sappiamo come la gente sia incline a trascorrere vite intere in tali ruote da criceti, iniziando un nuovo ciclo ogni pochi secondi come se quel nuovo ciclo potesse portarle dove tutti i precedenti non l’hanno portata, vero? Quindi, perché? Perché uno è abbastanza umanoide da schierarsi con la propria apatia.