Il simbolo umanoide perfetto, 20

Come conseguenza di un assedio così massiccio ed opprimente, combinato con i nostri difetti umanoidi, la nostra cultura, il nostro mondo interiore, la scena di base che diamo per scontata come normale e quindi come punto di partenza per i nostri punti di vista, sono infiltrati, conquistati, colonizzati e contaminati dall’apologia del fumo e della sua dipendenza e di qualsiasi cosa sia associata ad esso in ogni campo, a cominciare da estetica e filosofia. Mai fatto caso a in quale misura le culture siano costituite di elementi meramente assemblati? Solitamente ci aspettiamo una qualche logica a collegare le cose, qualcuno potrebbe persino apprezzarla quando particolarmente sofisticata, ma il nostro lato umanoide, associativo, accetterà come logica perfettamente valida il fatto che le cose siano semplicemente messe assieme con la forza a tutti i costi, e basta. Ad alcuni piace indulgere nel disquisire sugli audaci accostamenti di sapori, alcuni trangugiano qualsiasi cosa perché è così e basta. Tutti i nostri cosa, come e perché sono a rischio; dopo tutto, controllando una così larga parte della vita quotidiana del fumatore e delle sue vittime, il fumo ha tutto il tempo di farlo e tutte le chance di riuscirci. Presto o tardi, la quantità di tempo, energia, attenzione – sia consapevole che inconsapevole –, di vita assorbiti dall’assunzione del veleno ha una vasta ricaduta con molte sfaccettature, sulla vita della persona dipendente e sulle vite degli altri. Così come le sputacchiere vennero elevate da luride pattumiere per sputo marcio ad oggetti preziosi, significativi ed amati, prima o poi qualsiasi cosa connessa al fumo subisce la stessa “elevazione” – e tutto questo sempre in base a quello stesso semplice ciclo umanoide dell’inchinarsi a ciò che ci ha raggirato e sopraffatto, rendendoci effetto – a parte la malafede interessata soppressiva dei trafficanti di dipendenze che lucrano sulla nostra degradazione –. Tutte le nostre idee di concentrazione, speculazione, studio, lavoro, fatica, pausa, riposo, rilassamento, ricompensa, distrazione, relazione, imbarazzo, conforto, sostegno, esultanza, emozione, serenità, appagamento – di qualsiasi stato nella vita, chi più ne ha più ne metta – sono state infiltrate e contaminate dall’associarle con l’assunzione di questo schifoso veleno degradante come la norma, il modo “fico” di comportarsi. Questo è pugnalare non solo alle spalle, non solo dove fa più male, ma pugnalare praticamente dappertutto.