Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 13

Quando Wil Coyote si rialza a stento, accanto a sé nella polvere nota i principi neoclassici ausiliari: “informazione perfetta”, “competizione perfetta”, “massimo utilizzo della capacità”, “rendimenti di scala costanti o decrescenti”.
Sapendo che la cosa più importante nell’imparare è individuare e definire i termini sconosciuti o fraintesi, e farlo subito perche tutto quanto, da un termine sconosciuto o frainteso in avanti, è un vuoto caotico rovinoso ma non notato, decide di tornare subito ai libroni nella sua tana per esaminare questi principi, e di farlo partendo dal più incomprensibile.

Che cosa sono i rendimenti di scala costanti o decrescenti?
Wil Coyote chiarisce quello che legge disegnandolo. Disegna un rettangolo: questa è un’entità di produzione, qualcosa che produce qualcosa. Poi disegna qualche freccia che punta verso il rettangolo e le etichetta “apporto”: questi sono i fattori di produzione che entrano nell’entità. Poi disegna una freccia che punta dall’entità verso l’esterno e la etichetta “prodotto”: questa è la sua produzione che ne esce. Se misuri le quantità di apporto e prodotto, hai la loro scala. Se le paragoni fra loro, hai la loro proporzione. Poi prende un altro foglio di carta, ripete lo stesso disegno, ma stavolta molto più grande, e ripete fra sé e sé:
“Queste due entità sono dello stesso tipo con lo stesso tipo di apporto e prodotto, e la loro sola differenza è la scala: una è più piccola e l’altra è più grande; diciamo che la dimensione del rettangolo, dell’apporto e del prodotto della seconda sia dieci volte quella della prima. Questa è la loro differenza in termini di scala; la domanda è: c’è differenza fra loro in termini di proporzione apporto−prodotto?
Supponiamo che l’apporto ed il prodotto della più piccola siano entrambi 10; la sua proporzione prodotto−apporto è 10 diviso 10: 1. Poi supponiamo che l’apporto ed il prodotto della più grande siano entrambi 100; la sua proporzione prodotto−apporto è 100 diviso 100: anche qui, 1. In questo caso, incrementando la scala, la proporzione rimane la stessa; questo si chiama: rendimenti di scala costanti.
Poi supponiamo che l’apporto della più grande rimanga 100 ma che il suo prodotto sia 50; la sua proporzione prodotto−apporto è 50 diviso 100: 0,5. In questo caso, incrementando la scala, la proporzione si abbassa; questo viene chiamato: rendimenti di scala decrescenti.
Infine supponiamo che l’apporto della più grande rimanga 100 ma che il suo prodotto sia 200; la sua proporzione prodotto−apporto è 200 diviso 100: 2. In questo caso, incrementando la scala, la proporzione si alza; questo viene chiamato: rendimenti di scala crescenti.

Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia