Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 40

Perciò se il risultato dell’indagine è che, da un lato, dietro le menzogne del Pensiero Unico la verità è che ciò che conta è quanto ed a chi, ossia abbastanza potere d’acquisto dove è produttivo per tutti e niente dove è dannoso, e se, d’altro canto, questo fattore cruciale per il bene comune è lasciato alla discrezione dei suoi monopolisti, conseguentemente Werner deduce che ci sia motivo d’intervento nell’interesse comune, e si chiede se tali interventi abbiano effettivamente luogo – i quali interventi costituirebbero anche prova del fatto che coloro che così intervengono sono consapevoli della verità, dal momento che la usano.
E la risposta che trova è articolata, per così dire.

“Il fatto è che la maggior parte delle banche centrali di tutto il mondo ha implementato precisamente tali controlli del credito. Ad un certo punto i controlli del credito sono stati usati, fra le altre, dalla Banca d’Inghilterra, dalla Banca di Francia, dalla Banca del Giappone, dalla Banca di Corea, dalla Banca della Tailandia, dalla Federal Reserve statunitense, dalla Reichsbank tedesca, dalla Banca Nazionale Austriaca, dalla Banca di Riserva dell’India, dalle banche centrali di Malesia, Indonesia, Taiwan, Cina e da svariate dozzine di banche centrali di paesi in via di sviluppo. Infine, persino l’FMI (il Fondo Monetario Internazionale) nel corso della sua esistenza si è impegnato nella ‘guida diretta’ del credito bancario verso settori specifici dell’economia. Ne risulta che la maggior parte delle economie in rapida crescita al fine d’incrementare la crescita economica si sono basate su procedure di controllo del credito piuttosto formalizzate.
Polak (1997) descrive un tipico esercizio di ‘programmazione finanziaria’ dell’FMI del tipo che il Fondo ha regolarmente implementato in numerosi paesi negli scorsi decenni. Secondo Polak, le informazioni sulla creazione del credito in una nazione cliente vengono disaggregate dal personale dell’FMI, e l’allocazione specifica della creazione del credito a parti diverse dell’economia viene assoggettata alla condizionalità dell’FMI. La creazione di credito per ‘spese non produttive’ riceve il ‘biasimo’ dell’FMI e ce ne si occupa con l’imposizione di ‘vincoli finanziari’, vale a dire, razionamento del credito. Molte più prove si possono raccogliere dai programmi (spesso confidenziali) di aggiustamento strutturale implementati dall’FMI in tutto il mondo in oltre 100 istanze nel corso degli scorsi 50 anni.”

Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia