Crimine contro l’Umanità: Pensiero Unico in Economia, 45

Inoltre, con la sua svolta nel separare i lati produttivo e speculativo sia dell’economia che della creazione del credito, Werner ci dà anche un’interessante controprova; interessante in sé stessa, ed interessante nelle sue implicazioni.
L’argomento è l’ascesa e caduta delle bolle speculative, e le conseguenti crisi bancarie che trascinano il resto di noi a fondo con loro. Il terreno di prova è il boom e crollo dei prezzi fondiari e degli investimenti esteri giapponesi nel corso degli anni ’80 e primi anni ’90.
Una volta separati i lati produttivo e speculativo, i loro rispettivi funzionamenti interni, adesso visibili, si possono studiare; e lo studio del lato speculativo ha portato alla luce che, proprio come ciò che fa fiorire od appassire l’organismo non è che una cosa sola, ciò che fa fiorire od appassire anche il parassita non è che la stessa cosa: la linfa chiamata potere d’acquisto.
Per il titolo di vera causa dei boom e dei crolli speculativi Werner ha sottoposto molti candidati ad un’ispezione oggettiva dei loro andamenti paragonati a quello del ciclo di boom e crollo giapponese. I candidati erano cambiamenti in: base monetaria della banca centrale, tassi d’interesse nazionali ed esteri, tassi di cambio, posizioni in titoli, stimolazione fiscale e creazione di credito.
I dati empirici delle statistiche hanno mostrato correlazione con il boom ed il crollo, come pure direzione della causalità da esso al boom e crollo, per un solo candidato, la creazione del credito, ed assolutamente nessuna correlazione per nessun altro candidato.

Questo non è solo conclusivo. Questo ha anche una quantità di implicazioni profonde.

Che solo il potere d’acquisto faccia fiorire od appassire l’economia implica che, mancando quello, tutti gli altri “strumenti” sono inefficaci, inutili, se non dannosi. Ed allora perché alcuni insistono su di essi?

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