Dai difetti umanoidi al consenso manipolato, 46

Prima è meglio è, prima che le cose si facciamo brutte sul serio, non è una cosa nuova, dopo tutto, no? Ma quanto seriamente brutte? Le responsabilità trascurate paiono accumularsi in modo esponenziale: più sono, più il loro peso totale supera la somma dei loro pesi individuali. Ed ognuna di loro non è necessariamente seria, e sfuggire ad ognuna di esse dà un apparente sollievo – anche se fondamentalmente sappiamo cosa sta accadendo: stiamo venendo meno ai nostri doveri.
E nel frattempo è come la ruota che scava un solco più profondo nel sentiero: venirne fuori diventa dieci volte più difficile ad ogni passaggio. Sicuro, può essere dura assumersi la responsabilità, ma le conseguenze del non farlo sono persino peggiori, e lo si potrebbe addirittura vedere, se non fosse per l’apatia che lo nasconde…

Quindi faremo meglio a sottolineare il punto di vista della completa responsabilità dicendo a noi stessi che “Tutti, tutto, dovunque e in qualsiasi momento mi riguardano, e farò meglio a chiedermi sempre: di quale parte del problema potrei essere responsabile? Così da capire meglio – cosa persino più importante – come posso fare qualcosa in proposito?”

Ed infine drammatizziamo.

Questa potrebbe essere una degna conclusione per questa lista raffazzonata, in quanto i difetti precedenti hanno le radici qui.
La definizione di drammatizzare qui è differente da quelle che conosciamo: non significa mettere in scena né farne un dramma. Significa riprodurre. Come un registratore, riproduciamo una registrazione. Ci premono un bottone, e lo facciamo di nuovo.
Indipendentemente da quanto profondamente e remotamente sia sepolta nel nostro passato e nella nostra mente la registrazione che riproduciamo, nella sua semplicità consiste in questo: noi una volta abbiamo preso a calci nei denti o siamo stati presi a calci nei denti, ed ora lo riproduciamo e lo facciamo di nuovo.
Il punto è: non stiamo consapevolmente selezionando qualcosa dall’esperienza e poi rielaborandolo alla luce del presente, oh no. Non stiamo essendo causa; stiamo essendo effetto: qualcosa seleziona la registrazione da riprodurre e, proprio come un registratore, ogni volta che il bottone viene premuto, affatto inconsapevoli di alcunchè, riproduciamo semplicemente la registrazione. Un tipo di registrazione che si dà il caso detti il nostro comportamento, atteggiamento, pensieri, idee, decisioni…

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