Dai difetti umanoidi al consenso manipolato, 44

E smaniamo per scaricare la responsabilità.

Che è un punto di per sé, penultimo ma tutt’altro che il meno importante. Ho iniziato menzionando come “buona norma” l’assumere il punto di vista della completa responsabilità comunque sia; ora è appropriato menzionare la nostra inclinazione letale alla “cattiva pratica” esattamente opposta: “non è un errore mio”, “non mi riguarda”, “non è mia responsabilità”, “chi si fa gli affari propri campa cent’anni”, quando al contrario qualsiasi cosa, ovunque ed in qualsiasi momento, riguarda anche te. Persino quando ce la prendiamo con ogni sorta di politici, funzionari e dipendenti pubblici il cui scopo fondamentale è rovesciare chi risponde a chi, e trasformare i cittadini da loro padroni e datori di lavoro in loro schiavi e mucche da mungere, c’è più di un indizio di questo: sicuro, quando si tratta di assumersi responsabilità potremmo essere costretti a scendere a patti con le circostanze, ma stiamo nondimeno domandandoci cosa possiamo effettivamente fare, o le nostre lamentele sono un mero rituale per esorcizzare proprio questa domanda?
La nostra insaziabile brama di irresponsabilità si ramifica persino nella materia inanimata; e le sue conseguenze perniciose sono proprio come la materia inanimata: praticamente illimitate.
Un caso esemplare è la demonizzazione della plastica attualmente in voga: la plastica in sé viene incolpata per i problemi ambientali ad essa collegati, quindi la “soluzione” accolta avidamente dagli umanoidi è liberarsi della plastica. La plastica è probabilmente il primo materiale originale su larga scala creato dall’Uomo; i suoi cosiddetti difetti sono in realtà proprio le sue virtù per le quali è stata creata: un sacchetto di plastica del peso di cinque grammi permette di tenere assieme e trasportare agevolmente cinque chili di carico sfuso con una mano liberando nel frattempo l’altra mano, stagno, che non intacca il carico, non ne è intaccato, rimane tale indefinitamente, ed è riciclabile facilmente, completamente ed in modo efficiente.

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