Dai difetti umanoidi al consenso manipolato, 42

La vita è uno sforzo di gruppo da parte di una rete di nodi vivi; perché lo sforzo abbia successo, ciascun nodo deve contribuire con quello che serve. Questo significa originare qualcosa di buono quando manca e ce n’è bisogno, come pure trasmettere quello che già c’è ed è buono invece di alterarlo o fermarlo, come pure fermare quello che è cattivo invece di propagarlo; tutto ciò richiede che ciascun nodo sia pienamente consapevole di qual è il vero posto dell’importanza di sé, e che ciascun nodo la eserciti di conseguenza. Detto questo, lascerò a te l’osservare esempi reali di con quanto successo l’importanza di sé, una volta che faccia corto circuito e diventi uno dei suoi “bottoni” opposti, egocentrismo e abnegazione, possa venire sfruttata.

Siamo blasfemi – in particolare contro noi stessi:

La blasfemia consiste nell’indebolire tramite degradazione, nel facilitare la distruzione con il declassamento. Il termine ed il suo esempio migliore provengono dalla sfera religiosa: la blasfemia consiste nello svalutare un’entità superiore facendola passare per un’entità inferiore, come un dio come idolo, o uno spirito come cervello. L’una è un’entità superiore in quanto ha una natura e degli attributi metafisici (il prefisso “meta” significa oltre), spirituali (spirituale significa, fra le altre cose, non soggetto a ed oltre i limiti materiali), mentre l’altra è un’entità materiale che porta con sé questioni terrene strettamente vincolate entro quei limiti. Un dio o uno spirito è un essere, un idolo o un cervello è una cosa, ed un essere ed i suoi attributi sono superiori ad una cosa ed ai suoi attributi. Da qui la blasfemia, e la sua gravità sta nella mancanza di rispetto, nell’inganno, ed anche nelle loro vaste e gravi conseguenze. Ma la gravità delle conseguenze di quello che chiamiamo blasfemia ed inganno non è limitata alla sfera religiosa.

Dai difetti umanoidi al consenso manipolato