Dai difetti umanoidi al consenso manipolato, 41

Ed un esempio affatto emblematico del nostro essere squilibrati è il “bottone dell’importanza di sé”: quando il nostro scopo si sposta dal fare un buon lavoro al sentirsi importanti.
Un “bottone” è un punto di effetto nel nostro comportamento: qualcosa o qualcuno fa A – azione, conseguentemente noi facciamo B – re−azione; è come se avessimo un bottone: ogni volta che A preme quel bottone noi eseguiamo B; indipendentemente da quante volte ci venga premuto il bottone, una, dieci o un miliardo, ogni volta l’effetto è lo stesso: eseguiamo B e nient’altro che B. La quintessenza dell’ipnosi. Se mai ci fosse della consapevolezza nel bottone dell’importanza di sé, sarebbe “equivocare la causa”; se in esso ci fosse del pensiero degno di questo nome, sarebbe l’idea che il modo di essere causa è inserire un’alterazione lungo la linea a prescindere; ma non si tratta affatto di consapevolezza e pensiero quando si tratta di importanza di sé.
Ad uno sguardo di sfuggita sembrerebbe solo una questione di “Fresco di nomina? Fatti sentire!”, quando il nuovo incaricato rivoluziona tutto perché il suo scopo è solamente far sentire il suo peso, ma quella è solo la punta dell’iceberg; in realtà questo bottone abbraccia persino due direzioni opposte: egocentrismo e abnegazione.
Per l’egocentrico, mostrare la propria esistenza ha la priorità massima ed il modo di riuscirci è inserire qualcosa di personale, così il fatto che l’elemento inserito sia differente e quindi riconoscibile è senz’altro più importante del fatto che abbia un senso e quindi sia necessario ed utile invece che arbitrario e dannoso. Simmetricamente, per chi è votato all’abnegazione eliminare sé stessi come fattore dalla scena e dall’equazione ha la priorità massima ed il modo di riuscirci è appunto negare sé stessi, così che il farlo a qualsiasi costo è più importante di qualsiasi danno causato dal non alzarsi in piedi quando necessario.
In entrambi i casi l’importanza di sé è uscita dai binari e dalla proporzione con la situazione: il fiume sta per superare il livello di guardia e c’è bisogno di tutti – velocemente, per favore – per aiutare ad ammucchiare i sacchi di sabbia sull’argine; quaggiù puoi riconoscere l’egocentrico che blocca l’azione perché qualcun altro ha deciso dove piazzare i sacchi di sabbia, mentre laggiù puoi riconoscere il votato all’abnegazione che blocca l’azione perché si rifiuta di decidere come piazzarli.

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