Dai difetti umanoidi al consenso manipolato, 45

È ben noto che è la mano ad usare lo strumento e non lo strumento che si usa da solo, ma guai a colui che osi puntare il dito contro la mano che brama lo sfuggire alla responsabilità, e benedetto colui che faccia il suo gioco dando la colpa all’oggetto innocente. Il consenso si costruisce inducendo ad abbandonare gli strumenti di valore a furia di incolparli piuttosto che chiamare le mani ad affrontare le loro responsabilità.
Un secondo caso esemplare mostra sino che punto possono arrivare le conseguenze dello spostare la colpa dalla mano irresponsabile allo strumento innocente: le armi. Fà il gioco dell’irresponsabilità a sufficienza, ed il risultato sono cittadini inermi alla mercè dei loro nemici, all’interno o al di fuori della legge che siano. Thomas Jefferson presumibilmente ha detto che quando il governo teme il popolo hai libertà, e quando il popolo teme il governo hai tirannia, e Thomas Paine ha detto che è compito del patriota proteggere il suo paese dal suo governo; ti invito ad osservare come i governi esproprino i cittadini della sovranità, e come questo assuma la forma del monopolio dell’uso della forza. Ebbene, nella misura in cui il popolo è convinto che le armi siano qualcosa di intrinsecamente cattivo da cui stare alla larga, e che al governo spetti intrinsecamente il monopolio dell’uso della forza, in quella misura chiunque si impadronisca del governo avrà la strada spianata per ridurci in schiavitù ed espropriarci con il minimo “disturbo”.

Ci comportiamo come la preda inseguita dai predatori, e quando si fugge si è effetto: una fuga può imboccare solo le strade non ancora sbarrate dagli inseguitori, e un momento dopo l’altro gli inseguitori guadagnano terreno e la preda lo perde, centimetro per centimetro lo spazio di manovra si stringe, e ci ritroviamo sempre più intrappolati in situazioni e condizioni a fondo cieco.
Ed i predatori che ci inseguono sono tutte le responsabilità che non ci siamo assunti.
Sicuro, può essere dura assumersi la responsabilità. Se non lo fosse, probabilmente ce l’assumeremmo più spesso e facilmente. Ma se almeno fosse solo una questione di ogni singola responsabilità trascurata… purtroppo il bello deve ancora venire.

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