Dai difetti umanoidi al consenso manipolato, 10

In particolare, la propria abilità di conservare la propria vigilanza, la propria padronanza di sé, la propria capacità di affrontare, fa da spartiacque fra la vittima inconsapevole e l’oppressore deliberato, e più in generale e precisamente fra la fonte potenziale di guai ed il soppressivo. Perché fondamentalmente si potrebbe dire che il soppressivo ha successo nel trasformare gli altri in fonti potenziali di guai perché ha limiti più alti di quelli delle sue vittime: il soppressivo riesce a mantenere la propria padronanza di sé mentre aumenta in segreto la pressione contro le vittime finché esse non perdono la loro e gli saltano i fusibili. Potremmo anche chiamare questa capacità quella di resistere sotto tortura: quanto tu sia forte è misurato da quanto è alto il livello cui puoi resistere senza perdere il tuo te stesso pienamente presente e consapevole; e quando si è soggetti ad oppressione, a soppressione nascosta o palese, quello è un primo requisito di qualunque chance di rovesciarla, batterla, uscirne.

Mai notato una certa pressione nella nostra attuale società che promuove l'essere "istintivi"? Che cos'è questo cosiddetto "istinto": è essere precognitivi oppure impazienti? Esiste certamente un'area di consapevolezza e conoscenza che anticipa le cose ed il contatto oggettivo con esse, ed è senz'altro degna di considerazione, ma esiste anche quello che qui ho etichettato "impazienza"; quindi quale è l'uno e quale è l'altro? Di che si tratta, di volta in volta? C'è un po' di differenza, dopotutto, fra il semplicemente sapere qualcosa di vero indipendentemente dal comunicare con esso, ed essere incapace di essere semplicemente lì e comunicare. Inoltre, l'uno è probabile che faccia a pezzi l'altro: più si è impazienti, meno si è consapevoli di sè. quindi ti invito a mantenere sotto esame tutti i casi di "istintivo è bello" ed a guardare dentro e dietro a ciascuno di essi, tanto scrupolosamente quanto il loro impatto sociale è alto: ci sta invitando più vicino all'uscita o più a fondo nel dedalo?

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