Crimine contro l’Umanità: il Sacro GAAP, 30

E gli investitori terzi devono essere indotti comunque a comprare i prestiti dei quali il banchiere si deve sbarazzare, SIV o non SIV. Questo implica due strategie: divario informativo e dividendi allettanti; gli investitori terzi saranno meno informati del banchiere sul grado di rischio di credito dei crediti che sta vendendo loro, e sul fatto che i loro allettanti dividendi siano artificialmente alti. Ed entrambi gli aspetti ovviamente predispongono la carica esplosiva e la miccia di uno schema piramidale e della sua deflagrazione.
Notavo in precedenza come le definizioni negli IAS/IFRS, a partire da quella di strumento finanziario, potrebbero potenzialmente spianare la strada alla condivisione del “privilegio” del banchiere di creare potere d’acquisto dal nulla con ogni genere di entità finanziaria, e qui vediamo il modello “Crea per Distribuire” dare origine (nelle loro stesse parole…) insieme al contagio dell’avidità speculativa, ad una diffusione dell’attività bancaria stessa ad ogni genere di entità finanziaria priva di licenze bancarie e pertanto al di fuori del perimetro delle regolamentazioni associate. Non che tali regolamentazioni, date le loro premesse, vadano considerate più che una foglia di fico, ma ora cade persino quella. Tutto considerato, direi che quello cui stiamo assistendo qui non è nulla di meno che benzina che fuoriesce da innumerevoli crepe in un immenso deposito di carburanti. Quaggiù fra un po’ farà molto caldo.

Ad esempio, l’epitome di questo contagio speculativo piramidale è il fondo speculativo: una creatura intrinsecamente speculativa, fatta per giocare col fuoco, camminare sul filo, eludere sorveglianza e requisiti regolamentari in modo da giocare giochi di prestigio proprio dove il rischio è maggiore. In breve, non solo il nocciolo intrinsicamente fuori etica della finanza, appropriarsi di denaro dal denaro invece che da produzione etica consegnata, ma ancora peggio fare dell’esacerbarlo senza limite il proprio modus operandi.

Il banchiere stesso è naturalmente alla testa di questa deriva speculativa: i prestiti concessi sono sbolognati, i margini dei requisiti di capitalizzazione ed i “fondi” sono ricostituiti e pronti per nuove avventure in men che non si dica, e quindi avanti tutta! E nuove avventure significa che, dal momento che il rischio di credito non è più un problema del banchiere, dal momento che concedere prestiti più rischiosi porta più prestiti, e con commissioni e profitti superiori, e dal momento che la sua “creatura” da Dottor Frankenstein, l’avidità degli investitori terzi, cresce, il banchiere ha tutte le ragioni di cedere alle lusinghe della, eufemisticamente parlando, “quantità a scapito della qualità”.

Crimine contro l’Umanità: il Sacro GAAP