Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto

Ma adesso controlliamo alcuni aspetti chiave dei mezzi di pagamento prima di prendere in considerazione ciò che viene basato su di essi. Per andare fino in fondo a tutte le ramificazioni, dobbiamo conoscere e comprendere le radici, completamente e meticolosamente.

E così un mezzo di pagamento scambiato con qualcos’altro, quando non ha valore intrinseco, come il denaro fiat, è – o dovrebbe essere – un sostituto concordato, accettato del prodotto effettivo. Come tale è un titolo negoziabile, vale a dire, rappresenta un debito/credito.

L’aspetto chiave di base è che il debito/credito può essere creato dal nulla, mentre i prodotti no. Per portare in esistenza un debito/credito tutto quel che occorre è accordo; per portare in esistenza un prodotto occorrono risorse e produzione. Vediamo allora di scomporre questo aspetto che è la base per ogni moneta a debito, trappola del debito infinito, pietra filosofale soppressiva.

Possiamo osservare come qualsiasi cosa soggetta alle leggi fisiche sia soggetta anche ad un ciclo di vita: inizia, continua, termina – forse, quando si tratta di denaro –. E possiamo anche osservare come, quando si tratta di denaro, valga la pena di ispezionare a fondo ciascuno di questi tre stadi del suo ciclo di vita:

Inizio: chi è il proprietario del potere d’acquisto del sostituto nel momento in cui nasce?

Prosecuzione: il potere d’acquisto del sostituto esiste al posto, in aggiunta, o in assenza del potere d’acquisto del prodotto?

Termine: il potere d’acquisto del sostituto cessa mai di esistere, e se lo fa, quando, come, ed a spese di chi?