A chi spetta il denaro appena creato?
A chi spetta il denaro appena creato?
Ma prima di proseguire, richiamo alla tua attenzione un importante aspetto, basato sul precedente inventario delle ricchezze sull’Isola d’Esempio. Ti invito a meditare su di esso e sulle sue conseguenze da adesso in avanti mentre prosegui.
Abbiamo fatto un inventario di tutte le cose che esistono ed hanno valore; queste cose hanno valore perché sono fattori di sopravvivenza.
Per la gente onesta la sopravvivenza dipende dalla produzione, ed i legittimi proprietari di quelle cose sono coloro che le hanno prodotte o scambiate con qualcosa di valore paragonabile.
Per la gente onesta il denaro ha valore non perché ha valore in sè, ma solo perché rappresenta il valore dei prodotti, ed il possesso del denaro è guadagnato con la loro produzione.
Dato che il denaro è un prodotto in ragione del suo uso nello scambio di prodotti, il suo costo di produzione va sostenuto. Il suo costo di produzione, non il suo valore nominale. Dettaglio trascurabile. Supponendo che il suo costo di produzione tenda a zero, paragonato al suo valore nominale – proprio come nella valuta – sorge una piccola domanda:
Chi è il legittimo proprietario del denaro quando nasce? Chi è il legittimo proprietario del potere d’acquisto del suo valore nominale quando nasce?
Il denaro rappresenta prodotti, ed i loro produttori sono i legittimi proprietari di quei prodotti. Quindi?
Per meglio metterlo in prospettiva, ribalteremo la domanda per rivolgerci anche alla situazione corrente – vale a dire: chi è oggi il proprietario di fatto del denaro e del potere d’acquisto appena nati, e su quale base legale?
La risposta a queste domande emergerà andando avanti.