Crimine contro l’Umanità: reflusso bancario, camera di compensazione, associazione a delinquere
Una volta al corrente di cosa siano reflusso bancario e camera di compensazione, noti come la seconda inizi ad operare ancor prima del primo. Tuttavia, preferisco trattarli nel loro ordine logico dopo i passi trattati prima, nella sequenza del ciclo di esistenza del potere d’acquisto dal nulla.
Siamo soliti dire che niente dura per sempre, ma un barlume di speranza c’è: dicono che non puoi ingannare tutti per sempre, ma a quanto pare abbiamo un’eccezione. Alcuni di coloro che riconoscono che i banchieri creino denaro dal nulla sostengono che esso cessi di esistere man mano che chi lo ha ricevuto in prestito lo restituisce. “Sì, ho sgraffignato la marmellata… ma l’ho rimessa a posto subito!” Conosciamo da un pezzo il concetto di giustificazione, vero? E sappiamo che una delle sue tattiche è sminuire il misfatto. Ma al di là ed in aggiunta al suonare come una giustificazione e quindi avvisarci della sua intrinseca alterazione della verità, qui si sente anche uno stridore ben più forte di arrampicamento sugli specchi.
E così il banchiere metterebbe in atto quello che le madri a volte minacciano quando sono arrabbiate con i loro figli: “io ti ho fatto, io ti distruggo!” Prima il banchiere crea il suo denaro scritturale dal nulla nel momento in cui lo presta, e poi man mano che gli viene restituito lo elimina rispedendolo semplicemente nel nulla. Cenere alla cenere, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, scordiamoci il passato, giusto? Anche se ciò fosse vero, non cambierebbe di una virgola il fatto che il banchiere è un usurpatore della sovranità monetaria. Infatti, la starebbe esercitando sia nel creare il suo denaro che nell’eliminarlo. Ed anche se ciò fosse vero, questo non eliminerebbe i profitti per il banchiere derivanti dal creare e sfruttare il suo denaro sinchè non lo eliminasse.