Crimine contro l’Umanità: mani in alto e dacci il portafoglio

Due cose sono state dette che potrebbero tornare utili qui; una è che “il denaro è un’idea sostenuta dalla fiducia, o dalla fiducia imposta”, e l’altra è che “il giorno in cui potremo fidarci completamente l’uno dell’altro, ci sarà pace sulla Terra”.

Come vedi, la loro chiave comune è la fiducia, la sicurezza, ed il tema del mollare il proprio portafoglio è decisamente una questione di fiducia. Tutto – dico, tutto – non è che accordo, ed i diritti di proprietà non fanno eccezione. Considera solo come sarebbe se ci imbarbarissimo completamente: passeremmo tutto il nostro tempo a strapparci i bocconi di mano l’un l’altro; altro che diritto di proprietà, nemmeno il possesso riuscirebbe a sopravvivere. E questa è più di una semplice battuta; la proprietà deriva dal possesso, ed è un avanzamento in civilizzazione: le cose possono rimanere tue – proprietà – anche se le posi per un momento – possesso –. Ed entrambi, possesso e proprietà, si basano sull’accordo: noi possiamo avere, possesso o proprietà che sia, perché i nostri simili concordano che possiamo e si attengono a tale accordo, astenendosi sia dallo strapparci le cose di mano che dall’ignorare la nostra rivendicazione della loro proprietà quando le posiamo.

Quando si tratta del tuo denaro, ci sono due accordi da parte degli altri: uno è che il tuo denaro abbia potere d’acquisto, l’altro è che quel denaro sia tuo. Penso che abbiamo trattato il primo accordo in maniera piuttosto estesa; adesso diamo un’occhiata al secondo: cosa è tuo, e come, esattamente?

Perché un aspetto del ciclo della moneta ambigua è la progressiva smaterializzazione del denaro. Pensi che il denaro sia fatto trascendere in “pura essenza” per la tua comodità? Per scoprirlo, rivediamo le differenti incarnazioni del denaro attraverso il ciclo dal punto di vista dell’accordo sulla sua proprietà.