Crimine contro l’Umanità: reflusso bancario, camera di compensazione, associazione a delinquere, 4

E questo è il reflusso bancario: il banchiere rientra nel pieno possesso di tutto il potere d’acquisto che mai abbia creato dal nulla, lo mantiene in esistenza per sempre, e pertanto lo ammucchia ineluttabilmente. Ironicamente, il significato del termine sembra collegato al significato letterale del termine reflusso; solo che i suoi effetti sgradevoli sembrano piuttosto a spese degli altri che del soggetto.

Ma tutto il reflusso bancario del mondo è nulla senza camere di compensazione. Nessun uomo è un’isola, e persino il banchiere non fa eccezione; qualunque cosa non è che accordo, l’accordo implica gli altri, e persino il potere d’acquisto non fa eccezione.

Ogni banchiere sta creando ed ammucchiando potere d’acquisto sotto forma di denaro scritturale, il che equivale, in tutto e per tutto, a prendere carta e penna e scriverci sopra “un fantastiliardo di quattrini”: e quindi? Per eseguire la magia e trasformarsi in potere d’acquisto reale, deve venire accettato da qualcuno come potere d’acquisto reale. A questo scopo, i suoi compari nella legge, nella politica, nel mondo accademico e nei media sono una condizione necessaria ma non sufficiente; ci vuole ancora qualcos’altro. I suoi compari possono costringere i cittadini ad accettarlo, possono persino arrestarli, torturarli e massacrarli se mai osano chiederne il riscatto in moneta reale – il che fra l’altro è il motivo per cui sono lì e per cui sono i compari del banchiere in primo luogo –, ma poi, quale che sia la forma, assegno, bonifico o che, i cittadini lo depositeranno presso un altro banchiere. Ed un collega banchiere non è un cittadino qualunque in pugno ai propri compari. Ed i criminali più pericolosi sono quelli che si rendono conto che un’organizzazione criminale è molto più redditizia di una guerra fra banche – pardòn, fra bande –.

Il concetto di camera di compensazione nacque nel commercio: c’erano una volta due venditori ambulanti, uno di scarpe ed uno di vestiti, e li vendevano in mercati diversi negli stessi giorni. Un bel giorno concordarono di condividere le loro merci: ciascuno avrebbe dato all’altro un po’ delle sue merci, e poi, invece di pagarsi reciprocamente l’intero importo delle merci di A vendute da B e l’intero importo delle merci di B vendute da A, concordarono di compensare, vale a dire, di pagarsi solo la differenza. Una soluzione vantaggiosa per tutti.