Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto

Ma adesso controlliamo alcuni aspetti chiave dei mezzi di pagamento prima di prendere in considerazione ciò che viene basato su di essi. Per andare fino in fondo a tutte le ramificazioni, dobbiamo conoscere e comprendere le radici, completamente e meticolosamente.

E così un mezzo di pagamento scambiato con qualcos’altro, quando non ha valore intrinseco, come il denaro fiat, è – o dovrebbe essere – un sostituto concordato, accettato del prodotto effettivo. Come tale è un titolo negoziabile, vale a dire, rappresenta un debito/credito.

L’aspetto chiave di base è che il debito/credito può essere creato dal nulla, mentre i prodotti no. Per portare in esistenza un debito/credito tutto quel che occorre è accordo; per portare in esistenza un prodotto occorrono risorse e produzione. Vediamo allora di scomporre questo aspetto che è la base per ogni moneta a debito, trappola del debito infinito, pietra filosofale soppressiva.

Possiamo osservare come qualsiasi cosa soggetta alle leggi fisiche sia soggetta anche ad un ciclo di vita: inizia, continua, termina – forse, quando si tratta di denaro –. E possiamo anche osservare come, quando si tratta di denaro, valga la pena di ispezionare a fondo ciascuno di questi tre stadi del suo ciclo di vita:

Inizio: chi è il proprietario del potere d’acquisto del sostituto nel momento in cui nasce?

Prosecuzione: il potere d’acquisto del sostituto esiste al posto, in aggiunta, o in assenza del potere d’acquisto del prodotto?

Termine: il potere d’acquisto del sostituto cessa mai di esistere, e se lo fa, quando, come, ed a spese di chi?

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 2

Per evidenziare le differenze attraverso questi tre stadi del ciclo di vita, ho scelto come termini di paragone tre diversi tipi di mezzi di pagamento: il primo è il certificato di proprietà, il secondo è qualunque genere di debito/credito, come un’obbligazione emessa da un’azienda o una cambiale emessa da una persona, il terzo è la moneta fiat a debito, valuta priva di valore intrinseco emessa a fronte di un valore nominale più interesse.

I certificati di proprietà sono parte di un sistema nel quale il governo non impone alcun monopolio sui mezzi di pagamento e gestisce a fronte di una tariffa dei depositi pubblici dove chiunque può liberamente depositare qualsiasi merce immagazzinabile e durevole, si verifica che la merce soddisfi dei requisiti minimi di qualità, e se li soddisfa viene accettata e come ricevuta vengono emessi certificati di proprietà trasferibili che possono venire usati come mezzi di pagamento, sinché il loro attuale detentore non li presenta al deposito, che consegna la merce e distrugge i certificati.

Inizio: Il potere d’acquisto del certificato di proprietà nasce quando viene emesso, ed è di proprietà del proprietario della merce corrispondente verificata e depositata, quindi nessun nuovo potere d’acquisto viene creato dal nulla e conseguentemente nessuno può impossessarsene.

Prosecuzione: Il certificato circola mentre la merce corrispondente no, quindi il suo potere d’acquisto circola invece di quello della merce, quindi l’ammontare di potere d’acquisto esistente e circolante non viene alterato. Le persone possono commerciare liberamente il certificato, compreso il prestarlo ad interesse, ma la pura e semplice esistenza del certificato in sé stessa non implica assolutamente alcun interesse dovuto a nessuno.

Termine: Quando il detentore del certificato lo riscatta, questo viene scambiato con la merce corrispondente e distrutto, quindi, ancora, l’ammontare di potere d’acquisto esistente e circolante non viene alterato, e questo è tutto.

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 3

Il debito, o credito, a seconda da quale lato lo si guardi, nasce nel momento in cui due o più parti concordano su un impegno: del potere d’acquisto presente viene scambiato con qualche promessa di fornire del potere d’acquisto in futuro. L’accordo ha luogo perché le parti che consegnano il potere d’acquisto presente hanno fiducia nell’impegno delle altre parti di consegnare potere d’acquisto in futuro. Qualunque ricompensa per la fiducia ed il connesso rischio di non consegna è parte dell’accordo. Quando il futuro diventa presente e l’impegno diviene esigibile, il debitore lo onora oppure no, oppure lo rinegozia, in tutto o in parte. Il governo e la legge solitamente supportano il tutto fornendo riconoscimento ed imponendone il rispetto.

Inizio: Il potere d’acquisto del debito/credito nasce quando il creditore è disposto a fidarsi del debitore potenziale e ad accettarlo, persino prima che venga contratto; è di proprietà del debitore, ed è anche chiamato credito poichè consiste nel quanto un potenziale creditore è disposto a fidarsi della capacità del debitore di onorare tale impegno. Nel momento in cui il debito viene contratto, esso diventa nuovo potere d’acquisto supplementare, creato momentaneamente dal nulla nel presente, del quale si appropria il debitore che poi lo scambia con altro potere d’acquisto, sulla promessa del debitore e sulla fiducia del creditore che il debitore consegnerà il prodotto corrispondente al creditore in futuro. Indipendentemente da qualunque forma prenda l’accordo creditore−debitore, sia essa una ricevuta, una cambiale emessa da una persona, un’obbligazione emessa da un’azienda pubblica o privata, o un’obbligazione statale, il punto è se quel debito, quell’impegno a consegnare, sia sottoscritto in una forma negoziabile o no. È questo che fa la differenza qui: la prova del debito è un potere d’acquisto scambiabile con terzi? Se ti presto i miei quattrini sulla base di una stretta di mano, il panettiere non accetterà il trasferimento da me a lui della mia asserzione del tuo debito in cambio di una pagnotta; se mi scarabocchi una ricevuta, questa ha qualche possibilità in più di migliore fortuna. Cambiali, obbligazioni e simili, invece, sono alquanto accettate da una pletora di commercianti di titoli negoziabili, pur se con l’eccezione di qualche panettiere.

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 4

Prosecuzione: Il potere d’acquisto esistente ricevuto dal debitore circola, e così fa anche la prova del debito ricevuta dal creditore, a condizione che sia in forma negoziabile, quindi il potere d’acquisto della prova del debito circola in aggiunta a quello esistente ed è sostenuto da un impegno a consegnare potere d’acquisto reale in futuro. Le persone possono commerciare liberamente la prova del debito, compreso il prestarla ad interesse, e che la pura e semplice esistenza della prova del debito in sé stessa implichi qualsiasi interesse dovuto dal debitore al suo portatore dipende dalle sue condizioni concordate.

Termine: Quando l’impegno di consegnare diviene esigibile, il debitore lo onora o no, in tutto o in parte; in caso di onoramento, la prova del debito ed il suo potere d’acquisto, basato su una promessa di consegna futura, vengono sostituite dalla consegna di potere d’acquisto reale che continuerà ad esistere nel modo in cui lo fa qualsiasi altro potere d’acquisto reale; in caso non venga onorato, la prova di debito ed il suo potere d’acquisto proseguono in qualche modo la loro esistenza seguendo una traiettoria scemante in base all’esigibilità residua ed alle disposizioni legali in merito, mentre nessun potere d’acquisto reale supplementare è stato creato.

Il denaro fiat a debito, attualmente universalmente di gran moda, consiste di valuta fiat priva di valore intrinseco che viene ad esistere pressochè magicamente senza molte domande su chi, dove e come, e poi del suo circolare pressochè indefinitamente da quel momento in poi, generando perpetuamente un credito per l’emettitore, sempre senza molte domande in proposito. Lasciamo da parte qui chi sia esattamente il suo emettitore, e concentriamoci sul meccanismo in sé in astratto. Consapevolmente o meno, l’emettitore ed il ricevente di fatto concordano ci sia un momento in cui il denaro fiat a debito assuma il suo valore nominale da zero, vale a dire, a dispetto del fatto che esso sia portato in esistenza a costo zero o quasi zero, e pertanto il primo scambio di quel denaro è come denaro fiat: l’emettitore non dà un bel nulla e riceve in cambio del potere d’acquisto esistente. Poi, entra in scena il fattore debito: l’emettitore ha perpetuamente diritto a rivendicare non solo il credito di quel valore nominale ma persino anche un interesse su quel valore nominale, su quel nulla scambiato con potere d’acquisto esistente.

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 5

Da parte dell’emettitore, l’accordo di dare moneta fiat a debito dal nulla in cambio di potere d’acquisto esistente è ovviamente frode e rapina; quanto alla parte che accetta di dare potere d’acquisto esistente in cambio di denaro fiat a debito, quell’accordo deve derivare da creduloneria, ignoranza, manipolazione, raggiro, costrizione, connivenza a danno di terzi. Ispezionandolo a questo punto più da vicino, chiamo intenzionalmente questo denaro “fiat a debito” in modo da evidenziare e studiare queste come due caratteristiche distinte, prima di studiarle assieme.

Fiat: Se una moneta fiat priva di valore intriseco viene emessa a fronte di una promessa di futura consegna di potere d’acquisto, come nel caso di un governo, azienda, persona, che si impegni ad usare il potere d’acquisto ricevuto in cambio per produrre e consegnare qualcosa di utile, quello la assimilerebbe al caso precedente di debito/credito: quella moneta sarebbe un debito per l’emettitore, e l’emettitore si impegnerebbe a ripagarla; il valore nominale di quella moneta rappresenterebbe quello della produzione futura che l’emettitore si è impegnato a consegnare. Ma sappiamo che solitamente le cose stanno decisamente in un altro modo: la moneta fiat è emessa e scambiata con potere d’acquisto reale assolutamente senz’alcun impegno di qualsivoglia futura produzione e consegna di valore da parte dell’emettitore, neanche la più piccola traccia. Perciò: se il denaro fiat emesso a fronte di un impegno di consegna futura è un debito da parte dell’emettitore, ed un credito per l’altra parte che lo accetta dando in cambio potere d’acquisto esistente, che cos’è quel denaro fiat quando emesso a fronte di niente, senz’alcun impegno del genere? Esatto: un regalo. Il potere d’acquisto esistente scambiato con moneta a debito priva di impegni non è più un credito; è un regalo, elargito all’emettitore dalla parte che accetta quel denaro, perché il potere d’acquisto dato in cambio non dovrà mai essere ripagato dall’emettitore.

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 6

Debito: Se ciò non fosse già abbastanza incredibile, le cose si fanno persino più paradossali quando entra in scena il debito. Se la moneta a debito venisse emessa e scambiata a fronte dell’impegno dell’emettitore di produzione e consegna futura, e quindi assimilata al debito/credito, allora proprio come con il debito/credito il creditore potrebbe richiedere che il debitore paghi un interesse per la durata del credito. Quindi la parte che accettasse il denaro fiat potrebbe esigere che l’emettitore paghi un interesse. E se la moneta fiat venisse emessa senz’alcun impegno di consegna futura, ed il potere d’acquisto scambiato con essa fosse un regalo, non un prestito, allora la parte che lo elargisse potrebbe esigere che il suo beneficiario, l’emettitore della moneta, paghi un interesse per il regalo, o qualcosa del genere. Ciò potrebbe essere giustificato, come minimo più giustificato di quanto segue… Perché la moneta a debito, debito aggiunto alla moneta fiat, significa che l’emettitore, dopo avere scambiato denaro fiat dal nulla con potere d’acquisto esistente, non contento di questo, addebita anche un interesse per quel denaro fiat dal nulla. Nota bene: quello che addebita l’interesse è il debitore, non il creditore; il beneficiario, non il datore. Qui siamo di fronte al paradosso dell’inversione dell’interesse: il beneficiario esige dal datore un interesse su ciò che viene dato!

Fiat più debito: Ora che entrambe le componenti sono sviscerate, le possiamo riassemblare ed apprezzare il loro effetto combinato. L’emettitore di denaro fiat lo crea dal nulla, vale a dire a costo zero, lo scambia con potere d’acquisto esistente, vale a dire ricevendo un “regalo” che a qualcuno potrebbe piacere chiamare frode, estorsione, rapina e simili, e da allora in avanti esige un interesse per il regalo ricevuto dalle parti che lo hanno elargito, per la durata del regalo, vale a dire una durata alquanto perpetua. Un crimine in un certo senso paradossale, esponenziale, no? Un’ottima ragione per chiamarlo esponenziale è l’interesse composto, o anatocismo: adesso tu mi devi 10 unità di potere d’acquisto e per tale debito ti addebiterò un interesse del 10 percento ad ogni unità di tempo; dopo la prossima unità di tempo mi dovrai 10 più 1 uguale ad 11 unità, su cui ti addebiterò lo stesso interesse, solo che questa volta sarà calcolato su 11 unità, non 10; dopo un’altra unità di tempo mi dovrai 11 più 1,1 uguale a 12,1 unità, su cui ti addebiterò lo stesso interesse, solo che questa volta sarà calcolato su 12,1 unità, non 11 ecc. ecc. Presto o tardi possiederò ed annienterò tutto e tutti, non è vero?

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 7

Detto questo, vediamo ora infine la moneta fiat a debito in azione attraverso le fasi del suo ciclo di vita:

Inizio: Quale che sia la forma fisica e legale presa dal denaro fiat a debito, sia essa banconota, moneta o dato elettronico, e indipendentemente da quando e come abbia luogo la sua nascita fisica o elettronica, che da uno stato privo di valore essa divenga dotata di valore implica che ci sia un momento definito in cui il suo potere d’acquisto nasce, e questo a sua volta implica – inesorabilmente ed ineluttabilmente – che il suo potere d’acquisto nasca nelle mani di qualcuno: quelle dell’emettitore. Come abbiamo visto, mentre nel caso di un certificato di proprietà il suo potere d’acquisto è quello della produzione effettivamente consegnata, e nel caso di un’obbligazione il suo potere d’acquisto è quello della produzione e consegna futura promessa, nel caso della moneta fiat a debito il suo potere d’acquisto non è né quello della produzione consegnata né quello della produzione promessa: esso scaturisce in esistenza dal nulla, senza alcuna produzione, né consegnata né promessa. Quindi ciascuna nuova unità di denaro fiat a debito che viene creata arricchisce fraudolentemente il suo emettitore dal suo principio, tanto per cominciare.

Prosecuzione: L’emettitore scambia una prima volta la moneta fiat a debito con qualche potere d’acquisto esistente; che ciò con cui viene scambiata comporti un qualsiasi interesse o alcunchè del genere esula dall’argomento, il punto qui è l’interesse di cui è gravata la moneta. Perché da quel momento in poi, proprio come un taxi il cui tassametro non dorme mai, ecco lo strumento perfetto per estorcere potere d’acquisto da chiunque, nascostamente, automaticamente, senza sforzo: ogni respiro chiunque faccia, è in debito con l’emettitore per il fatto stesso di respirare in primo luogo. Come un casello piazzato subito fuori dal cuore, con un pedaggio esatto su ogni goccia di sangue che circola per tenere vivo il corpo, l’emettitore accumula un credito che si incrementa all’infinito in ragione di ogni singola unità di moneta che esiste e circola e mantiene la società in vita, non importa da chi, verso chi, e per cosa essa fluisca. Ricordi la strategia soppressiva di base di trovare una linea di comunicazione vitale e poi sedercisi sopra e lucrare dal soffocarne il flusso, vitale perché indispensabile?

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 8

Termine: Supponendo che la moneta fiat a debito cessi mai di esistere, vale a dire, di avere il suo valore nominale, un tale decesso implica che c’è un momento definito nel quale ciò si verifica, e quello a sua volta implica che il suo potere d’acquisto svanisca dalle mani di qualcuno. Chiunque può distruggere denaro in proprio possesso, e chiunque lo farebbe contro il proprio interesse, ma solo il suo emettitore potrebbe farlo senza una perdita reale: se tu, io o un governo non sovrano, tutti noi privi di potere di emissione, distruggiamo una banconota, perdiamo il potere d’acquisto reale che abbiamo scambiato con quella banconota; se lo fa l’emettitore, questi perde solo uno strumento per scambiare potere d’acqusto reale con nulla che non è costato nulla produrre. Quando l’emettitore è un governo sovrano, vale a dire dotato di potere di emissione, eventualità alquanto ipotetica di questi tempi, o molto più realisticamente una banca centrale, un lupo−impresa privata monopolistica travestito da agnello−servizio pubblico, esso ritirerebbe denaro dalla circolazione adducendo l’obiettivo di evitare l’inflazione causata da troppo denaro in circolazione in confronto ai valori esistenti scambiabili. Una tale circostanza solleva la questione del come farebbe una tale entità a mettere le mani sul denaro che mira ad estinguere, dato che sarebbe probabilmente per lo più nelle mani della gente. Quanto a questo, le tasse sono solo la forma di estorsione e rapina più travestita con giustificazioni, niente più di un cavallo di Troia; invece di strappare semplicemente il denaro dalle mani della gente con la forza o dichiarandolo fuori corso, come soluzione viene venduto il problema stesso: il parassita indebolisce l’organismo succhiando sangue per mezzo della moneta fiat a debito, poi, come cura per l’anemia, invece della propria rimozione ordina trasfusioni di sangue… di sangue prelevato dallo stesso organismo anemico, e poi reiniettato in esso dopo un’appropriata deduzione per interessi e tangenti.
Dato che la terapia a colpo sicuro delle tasse è prerogativa dei governi, i governi sono l’obiettivo primario delle trappole del debito infinito; ne deriva il perché troverai come schema standard i governi come meri esecutori ed i proprietari della moneta fiat a debito, delle banche centrali e delle banche commerciali come mandanti nascosti.

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 9

Nascosti sinchè lo stato delle cose economico e legale sarà tale che non avranno nemmeno più bisogno di nascondersi dietro i governi. Quando l’emettitore è una banca commerciale – unico beneficiario fra tutti i cittadini ed aziende private dell’incredibile privilegio che andrebbe chiamato con il suo nome, o “sovranità monetaria” o “contraffazione”, invece di minimizzarlo come “riserva frazionaria” – l’idea è che quel denaro, creato dal nulla e prestato a fronte della restituzione di capitale reale più interessi reali, una volta restituito venga semplicemente eliminato: nato dal nulla, ritorna nel nulla, tieni il resto e basta. Cenere alla cenere, interessi ai banchieri; polvere alla polvere, pignoramenti ai banchieri, e questo è tutto: la messa è finita, andiamo in pace. Come dice il vecchio detto napoletano: “Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato.” Per quanto già questo sia criminale, c’è persino di più in proposito; infatti, il punto è: come fai a sapere che quel denaro abbia effettivamente cessato di esistere? Un punto così sostanziale che ha persino un nome: reflusso bancario. (Un termine ispirato: il reflusso può capitare quando ci si ingozza troppo.) Infatti, esso significa che il denaro – qualunque altro profitto a parte – una volta ritornato nelle mani del suo emettitore, semplicemente NON cessa affatto di esistere, e ciò indefinitamente. E se la moneta fiat a debito non trapassa mai, il suo potere d’acquisto non cessa mai di esistere con tutto ciò che questo implica: se essa rimane in mani diverse da quelle dell’emettitore, essa continuerà a maturare interessi per l’emettitore; ma anche se rimane nelle mani dell’emettitore non dorme e non è affatto innocua, perché l’emettitore finirà per usarla in un modo o nell’altro… per acquisire tutti noi.

Questi tre esempi illustrano anche i tre tipi di relazione fra il potere d’acquisto del mezzo di scambio/pagamento ed il potere d’acquisto del prodotto: Nel caso del certificato di proprietà, il potere d’acquisto del mezzo di scambio esiste e circola invece di quello del prodotto, trattenuto fuori circolazione a sua garanzia; dal momento che non viene creato alcun potere d’acquisto supplementare dal nulla, il problema di a chi esso spetti non si pone.

Il ciclo di vita del sostituto e del suo potere d’acquisto, 10

Nel caso del debito/credito esso esiste e circola in aggiunta a quello del prodotto, essendo l’impegno di una consegna futura; quanto all’a chi spetti il potere d’acquisto supplementare creato dal nulla, viene concordato implicitamente di concederlo al debitore sulla base della fiducia, come un investimento ed a fronte dell’impegno di una relativa consegna futura. Nel caso della moneta fiat a debito il potere d’acquisto del mezzo di scambio esiste e circola in assenza bella e buona del prodotto – di qualsiasi prodotto corrispondente! – dato che non c’è né alcun prodotto esistente né alcun prodotto futuro dietro di esso; quanto all’a chi spetti il potere d’acquisto supplementare creato dal nulla, il problema viene fraudolentemente occultato in modo che non venga posto dai proprietari dei prodotti reali i quali, consapevolmente o inconsapevolmente, regalano all’emettitore un po’ del loro potere d’acquisto in cambio di niente più il privilegio di vedersi addebitato un interesse per il regalo fatto. Nessun incremento di potere d’acquisto dal nulla con i certificati di proprietà; incremento moderato, temporaneo e giustificato con il debito/credito; incremento illimitato, permanente ed ingiustificato con la moneta fiat a debito.

In conclusione, considerato tutto ciò che abbiamo visto, a mio modesto parere possiamo enunciare un importante principio di base: creare potere d’acquisto, come quello dei mezzi di pagamento, dal nulla senza il dovuto prodotto è un crimine; crearlo senza la consapevolezza, comprensione e consenso da parte degli altri è anche una truffa, e difficilmente gli altri acconsentirebbero a ciò una volta che sanno e capiscono. Addebitare un interesse su di esso non è niente di meno che un crimine ed una truffa paradossale ed esponenziale. Rendere quell’interesse composto, anatocistico, è un’ulteriore moltiplicazione esponenziale di quel crimine e truffa paradossale ed esponenziale. Quand’anche tutti questi crimini rendessero profitti troppo trascurabili per portare a trappole del debito infinito, non vi sarebbe comunque ragione al mondo per cui qualcuno debba essere il solo beneficiario cui viene concesso il privilegio di un flusso di potere d’acquisto rubato agli altri in cambio di niente, non importa quanto trascurabile il malloppo. Considerando come questi crimini siano le fondamenta sulle quali si costruiscono le trappole del debito infinito, e considerando l’ordine di grandezza della loro ricaduta, nient’altro merita di venire chiamato crimine contro l’umanità più di questi crimini. E lo sono di fatto: oltre ad essere logiche conseguenze, questi sono fatti provati ed incontrovertibili sotto il naso di chiunque si prenda la briga di osservare.