Da orafi a banchieri, dal denaro alla valuta, 7

Da ciò deriva l’entrata in scena del denaro fiat per espandere la base monetaria, liberandola dal vincolo della disponibilità di materia prima dotata di valore intrinseco, ma sempre da ciò deriva anche la cupidigia indotta sia nei poteri costituiti che negli operatori economici privati dall’opportunità di sovraprodurre moneta fiat, ed il conseguente germogliare di sistemi e tentativi di infiltrarcisi per sfruttarlo e/o pervertirlo.

Lo sviluppo del denaro fiat con tutte le sue caratteristiche va dal Pagherò alla banconota, passando attraverso qualsiasi forma di titolo negoziabile. La loro differenziazione è semplice: se un Pagherò è il debitore che riconosce il suo debito verso il creditore, qualsiasi forma di titolo di credito è lo stesso, ma con un valore ufficiale, legale; un titolo di credito è un qualsiasi modo in cui il debito del debitore ed il corrispondente credito del creditore possano venire dimostrati, reclamati, fatti rispettare di fronte a terzi ed in tribunale. E poi, mentre ciascun titolo di credito può essere a sè stante rispetto a qualunque altro, in quanto ciascuno può avere debitore diverso, creditore diverso, ammontare diverso e condizioni di rimborso diverse, ogni banconota porta standardizzazione e corso legale. La standardizzazione perché le banconote sono tutte interscambiabili fra loro, dato che tutte hanno lo stesso ammontare, lo stesso creditore – il portatore, lo stesso debitore – l’emettitore, le stesse condizioni di rimborso – a vista in oro o valore reale, si spera… Naturalmente queste caratteristiche avrebbero senso solo sinché le banconote fossero effettivamente garantite da beni reali dell’emettitore ma, ahimè, la caratteristica del corso legale apre la porta alla perdita proprio di quel senso…
Infatti, ed in breve, corso legale significa che la sua accettazione è imposta: sia gli enti pubblici che i cittadini sono costretti ad accettare quelle banconote, ed i debiti pagati con esse sono obbligatoriamente saldati. Ora, nella misura in cui si ritenesse che accettare banconote fosse un bene, non ci sarebbe bisogno di essere costretti a farlo, no? Tanto meno le banconote sono garantite da valore reale, tanto maggiore la necessità di imporne l’accettazione. Se sei in credito di una pagnotta, non lo considererai come liquidato con un pezzo di carta, a meno che questi sia accompagnato da una garanzia o da una minaccia.