Crimine contro l’Umanità: Il ciclo della moneta ambigua – ciclo dello standard aureo, 6

Al principio del loro cosiddetto standard aureo, il denaro di carta emesso dai detentori della sovranità monetaria riporta una dicitura intesa a definirlo come denaro−ricevuta, come “pagabile in oro a vista al portatore”; come abbiamo detto in precedenza, fa finta di esistere al solo scopo di facilitare e quindi incoraggiare la circolazione del potere d’acquisto e quindi produzione, scambio e benessere. Questo è anche chiamato, o descritto come, piena convertibilità, intendendo con questo che il denaro−ricevuta è “interamente garantito” e chiunque è libero di riscattarlo in oro a volontà senza alcuna restrizione, ma nella pratica effettiva la facilità d’uso prende il sopravvento e la gente si abitua ad usare la carta, e così psicologicamente la considerazione del valore inizia a filtrare dall’oro nella carta; questo è il vero scopo dell’intera manovra, e la sua velocità è tarata sulla velocità alla quale questo filtraggio ha luogo nelle menti della gente. A quella stessa velocità inizia quel prossimo stadio della stessa evoluzione verso tutti i vantaggi per i criminali e tutti i danni per le vittime, mentre il bisogno della società di un mezzo di scambio più abbondante viene pervertito in un cavallo di Troia che pone tutto il relativo potere d’acquisto nelle mani degli usurpatori della sovranità monetaria.

Sai come vanno queste cose: poco alla volta, passo dopo passo, le cose divengono allentate, sfocate, confuse… “attenuate” è il termine, in realtà. Lo “Standard Aureo” diventa “Standard Aureo Classico”, come un qualcosa d’altro rispetto a quello che viene attualmente etichettato “Standard Aureo”, “Standard di Cambio Aureo”, e simili. Il valore reale per cui il denaro delegato dovrebbe essere una ricevuta viene posto sempre più fuori della portata della gente: il diritto di riscatto viene reso sempre più difficile, remoto, obsoleto, sinchè alla fine non viene messo fuori legge, implicitamente nella pratica “comunemente accettata” – accettata da chi, verrebbe da chiedere – o esplicitamente nella legge; sia il possesso che la proprietà dell’oro – o di qualsiasi cosa sia il valore a garanzia – seguono a ruota, ed un bel giorno sul denaro di carta non c’è più traccia della dicitura “pagabile in oro a vista al portatore”. Nel frattempo, la stessa pratica accettata o legge esplicita riserva il proprio lato più amichevole per i manipolatori monetari, concedendo loro il privilegio di emettere un ammontare crescente di ricevute per lo stesso ammontare di valore reale: sempre più denaro di carta per lo stesso oro.

Crimine contro l’Umanità: Il ciclo della moneta ambigua – ciclo dello standard aureo