Crimine contro l’Umanità: Banche “Nazionali”, “Federali”, “Centrali”, 6

Ma sanno che siamo inclini a giudicare il monaco dall’abito, e a dare sin troppo per scontato che l’etichetta sia veritiera circa il contenuto della confezione; perciò, anche se l’assurdità inizia a puzzare appena sotto la superficie, questo non è loro d’ostacolo perché ci accontentiamo della superficie senza scavare sotto di essa.

Come risultato inizia l’era della banca centrale. Un inganno dove come al solito la mancanza d’informazione sembra temporanea e casuale mentre al contrario è accuratamente pianificata e permanente. Le banche centrali sono società private volutamente travestite da istituzioni pubbliche; questo è il motivo per cui sono chiamate “Nazionali”, “Federali”, “Centrali” o con qualsivoglia aggettivo meglio serva a questo scopo dal distratto e fiducioso punto di vista del pubblico. Le loro quote appartengono a privati, e persino laddove appartengano ad enti pubblici, rendono guadagni ai loro proprietari, e questi guadagni provengono da una frode. Perché esistono in primo luogo? Perché mai una nazione dovrebbe prendere in prestito al valore nominale la carta che dovrebbe emettere lei a prezzo di costo? Di chi sono le banche centrali? E a prescindere da di chi siano, chi intasca i loro utili? Perché esse producono utili, eccome.

Dato che siamo qui per chiamare le cose con il loro nome, sarebbe un eufemismo chiamare questa rendita un “profitto” senza qualificarla ulteriormente: la sgradevole verità è che quello che stiamo analizzando qui è un trasferimento di potere d’acquisto, rubato e drenato dalla società, e trasferito nelle tasche di coloro che controllano la banca centrale. E tutto questo – non solo questo, in realtà, ma anche tutti gli “strumenti” ed “evoluzioni” seguenti – altro non sono che estorsione parassita. Non esiste ragione perché tutto questo debba esistere. Nessuna ragione tranne l’associazione a delinquere.

Crimine contro l’Umanità: Banche “Nazionali”, “Federali”, “Centrali”