Scambio, onestà, etica, 4

Per esempio, è stato osservato acutamente come parte di questa influenza diseducativa è che un pericolo insito nel denaro nella finanza è addirittura elevato al rago di certezza, essendo appunto la sostanza della finanza stessa: “Essa sostituisce al diritto naturale inalienabile del lavoratore al prodotto del suo sudore una vaga rivendicazione generalizzata sulla totalità dei frutti degli sforzi della comunità – una quantità altamente indefinita, che apre la porta ad ogni genere di abuso. Sul versante morale, essa fa divorziare il concetto di ricchezza dalla dignità del lavoro”.

Alcuni dicono che la speculazione è azzardo. Perciò, lasciando stare che solitamente è giocato con carte truccate, per amore di completezza diciamo che quando la speculazione degenera ulteriormente in azzardo, reale o fasullo, la sola differenza è che la casualità sostituisce la furbizia, mentre probabilmente il raggiro non cambia molto. Ma quello che conta davvero non cambia affatto: quello che uno guadagna è ciò che qualcun altro perde.

Lavoro, produzione, scambio: sopravvivenza. Raggiro, speculazione, fuori scambio: soppressione. Ci immergeremo qui avanti in come questo sia decisamente il caso con quella forma specializzata di tutto ciò che è stata etichettata manipolazione monetaria.

Tornando ai fondamenti pre−monetari, ci si iniziò a rendere conto che non si è solo “sé stessi”, e neppure che semplicemente si “ha” un gruppo, ma si “è” il proprio gruppo, comunità, società, tanto quanto si è sé stessi. Un mutamento chiave nel proprio punto di vista: gli altri non sono più separati da sé, ma diventano parte di sé.

L’etica è l’allineare gli sforzi ad uno scopo, quindi essa è sempre associata allo scopo che serve. Ed il suo scopo si evolse progressivamente dal beneficio per sé al beneficio per tutti.