Scambio, onestà, etica, 2

Primo, è un’ovvia questione di giustizia; la giustizia è sacra, le persone hanno un senso innato della giustizia, e questo ha anche un’influenza sul morale: non solo i criminali non producono, ma ancora peggio i criminali e l’ingiustizia scoraggiano e distruggono sia la produzione che lo scambio; ogni volta che un prodotto viene prodotto, ogni volta che ha luogo un fuori scambio ed un prodotto viene scambiato per meno o per niente, il produttore del prodotto viene punito sia con l’abuso che con l’abbassamento del morale, invece di venire ricompensato per il suo contributo all’ammontare di prodotti disponibili, per cui tale ammontare nella società viene danneggiato, ristretto e rovinato, mentre in senso opposto il commettere fuori scambio viene ricompensato e quindi la sua leggimità ne risulta promossa.
Secondo, è una questione meno ovvia di aritmetica: in un mondo criminale, per ciascuno scambio criminale che ha luogo è stato prodotto un solo prodotto: quello del produttore onesto rapinato dal criminale; in un mondo equo, per ciascuno scambio equo che ha luogo sono stati prodotti due prodotti: quelli di entrambi i produttori onesti; in un mondo ideale, per ciascuno scambio in abbondanza che ha luogo sono stati prodotti più di due prodotti: quelli di entrambi i produttori onesti che consegnano qualcosa in più di quanto ricevano; a parità di numero di scambi, le differenze nelle quantità di prodotti esistenti e disponibili nella società in ciascun caso sono evidenti. Ed abbiamo visto come sia il livello che il potenziale di sopravvivenza per tutti consista nei fattori di sopravvivenza prodotti.

Perciò nasceva l’onestà. Le persone si resero conto dell’importanza di proteggersi non solo come singoli ma anche come gruppo, come comunità, come società. Perché il risultato netto delle persone che prendono senza dare è meno fattori di sopravvivenza per la comunità nel suo insieme.

Fondamentalmente la disonestà consiste in un vantaggio discutibile per la persona disonesta in cambio di un danno di gran lunga maggiore per il gruppo. Il vantaggio è discutibile perché le persone che rubano ed i prodotti rubati vengono degradati dal furto, e tutte le persone, compreso il disonesto, sono danneggiate perché sono parte del gruppo e vivono in esso.