Crimine contro l’Umanità: forme di signoraggio, 4

Il caso di studio per eccellenza del signoraggio internazionale sono gli Stati Uniti dalle guerre mondiali in poi. Entrambe le guerre e la relativa distruzione ebbero luogo altrove, con un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti relativamente minore, e con un po’ di cinismo soppressivo qualcuno notò che “la guerra è buona per l’economia”… piccolo particolare: a condizione che, e sintantochè è in casa di qualcun altro, non in casa propria. Ora, dove cadono le bombe i mezzi di produzione vengono distrutti e servono armamenti, quindi da lì si riversa sull’estero una marea di richieste di praticamente tutto, mentre allo stesso tempo l’affidabilità creditizia peggiora e peggiora sotto quelle bombe… Gli amici si vedono nel momento del bisogno, no? Allora che cos’ha il paese bombardato che gli altri paesi accetteranno in cambio di tutte quelle derrate, beni di consumo, rifornimenti vari ed armamenti così necessari? Senz’altro la guerra è una leva per persuadere un paese sotto le bombe a ricorrere alla svendita dei gioielli di famiglia, e senz’altro i suoi gioielli di famiglia hanno valore alquanto intrinseco. Quindi, le guerre mondiali produssero un flusso di oro dall’Europa agli Stati Uniti in pagamento dei vari flussi di rifornimenti vitali in direzione opposta. E per la fine della seconda guerra mondiale gli Stati Uniti avevano due terzi dell’oro del mondo nelle loro riserve.

Proprio come lo stato di diritto è spesso mera forza bruta od inganno che divengono legge, nello stesso modo la forza bruta o l’inganno per impadronirsi di un oligo−monopolio sulla sovranità monetaria sono l’ovvio requisito per dare inizio a molti crimini contro l’umanità quali il signoraggio internazionale ed il ciclo della moneta ambigua trattato più avanti. Ed alla fine della seconda guerra mondiale gli Stati Uniti avevano una posizione di forza: erano fra i vincitori, non avevano avuto la guerra in casa, la loro produzione e la loro economia erano cresciute mentre quelle dell’Europa avevano sofferto, e le loro riserve auree si erano ingrossate mentre quelle degli altri si erano ristrette. Quella posizione di forza venne formalizzata nel “sistema di Bretton Woods”; i vincitori della seconda guerra mondiale si riunirono a Bretton Woods e concordarono di istituire il dollaro statunitense quale valuta di riserva globale: gli altri governi si impegnavano ad ancorare le loro valute nazionale al dollaro degli Stati Uniti ed a regolare i loro pagamenti internazionali in esso, sul presupposto che il Dollaro statunitense fosse pienamente supportato da, e pienamente convertibile in oro.