Soppressione, 8

Più paura, più brama di protezione. Più barbara la gente, più implora dominatori; meno autocontrollo nella gente, e più pretesto e spazio ai mercanti di caos per esistere, e possibilmente per arrogarsi più “controllo” coercitivo e di cui non dover rendere conto. In sé stesso, il controllo è neutro, se non positivo: se controlli le tue corde vocali, ti farai capire. Il controllo dei mercanti di caos è ben altra cosa: il suo scopo non è il tuo benessere e la tua sopravvivenza, ma il tuo sfruttamento, riduzione in schiavitù, degradazione e soppressione. È quindi comprensibile come i mercanti di caos contribuiscano alla cattiva fama immeritata del controllo, cosa questa che ci rende ancora più vulnerabili ai loro attacchi. Più il problema viene comprato con credulità come la soluzione, più ripida la spirale mortale delle vendite. Più malattia e dipendenza, più vendite di farmaci e droghe e più deificazione della pillola come la nuova ostia consacrata.

Che cos’è la follia? Chiunque può darne la propria definizione. Come sottolineerò più avanti, tutto è fondamentalmente accordo, quindi qualunque altra cosa chiunque volesse chiamare follia, penso possiamo tutti concordare di chiamare follia l’intenzione e/o i risultati soppressivi. C’è una differenza fra un semplice farabutto ed un soppressivo, ed è nelle loro intenzioni verso gli altri, e forse nel prezzo che sono disposti a pagare per realizzarle: Un farabutto vuole solo arraffare, e al diavolo gli altri; se dovesse scoprire che la sua sopravvivenza è in forse a causa dei suoi crimini, forse rallenterebbe. Un soppressivo vuole morto chiunque altro, e per di più è disposto a pagare qualsiasi prezzo per questo, persino la propria fine; perciò non ci sono limiti né freni alla distruzione prodotta, né possibilità di autolimitarsi. Una sorta di spostamento di priorità, dall’interesse egoistico alla morte per tutti… immagino che se il primo potrebbe avere titolo per venire etichettato follia, il secondo lo ha senz’altro, no?

Quindi quando le azioni di una persona si possono far risalire costantemente ad una intenzione di sopprimere e/o il loro risultato costante è soppressivo, faremo meglio a chiamare le cose con il loro nome e riconoscere quella persona come un soppressivo o sociopatico: un individuo socialmente malato.