Soppressione, 5

Ma il punto chiave è l’intenzione, non i mezzi: quando qualcuno ha l’intenzione di danneggiare, qualsiasi cosa a portata di mano è probabile venga usata come arma. “All’uomo che muoia dalla voglia di usare un martello molte cose sembreranno chiodi che hanno bisogno di venire martellati.” – Mark Twain. Le cose non accadono spontaneamente; le cose vengono causate. Ed il fattore causativo ultimo nella società sono le persone.

Ed un altro punto chiave sono i risultati puri e semplici: se il risultato finale è soppressione, ebbene, chiamala soppressione, indipendentemente da quali siano le supposte intenzioni delle persone o quanto siano consapevoli delle reali conseguenze delle loro azioni. Le loro intenzioni e consapevolezza possono essere soggette a discussione, le conseguenze no. Dato che la consapevolezza di agire soppressivamente è in relazione con la consapevolezza della realtà, da parte del soggetto potrebbe essere incerta, ma da parte dei suoi simili può essere molto certa. Le opinioni sono opinioni, i fatti sono fatti. Anche perché, nella misura in cui uno è una persona decente, non impiegherà troppo tempo ad accorgersi che i propri strumenti sono dannosi invece di essere di aiuto; perciò se dopo un lasso ragionevole di tempo non ferma un’eventuale risultato dannoso in un modo o nell’altro, questo significa che quella persona è abbastanza matta da essere pericolosa comunque sia.

Un tipico esempio di risultati puri e semplici è quello che è stato etichettato mercante di caos. Un mercante di caos è qualcuno che guadagna, o addirittura vive del tuo percepire il tuo ambiente, in tutto o in parte, come pericoloso, ostile, minaccioso, degradato, o in qualsiasi tipi di condizione bassa.

I mercanti di caos, o si limitano a sfruttare un ambiente che è effettivamente pericoloso, o lottano per fartelo apparire apparentemente più pericoloso di quanto sia realmente, o rendono attivamente l’ambiente pericoloso, o più pericoloso di com’era. Si potrebbe dire che tutto il trucco dei mercanti di caos è far apparire l’ambiente alle vittime loro bersaglio come peggiore di quanto sia in realtà, ma sarebbe troppo restrittivo e ci farebbe trascurare quelli che semplicemente sfruttano quel che trovano bell’e pronto, come pure coloro che lavorano duro per rendere un ambiente effettivamente peggiore. Perciò è senz’altro più sicuro allargare l’etichetta per comprendere tutte queste varianti.