Soppressione, 2

Indagare su ciascuna di queste etichette è senz’altro un fondamento di ciò che stiamo affrontando qui, e ti invito senz’altro a farlo a fondo. Ci sono approcci diversi all’argomento, che pervengono a conclusioni leggermente differenti, che definiscono elenchi differenti di caratteristiche, e così via; il punto è sapere e guardare tutto questo da un punto di vista imparziale e orientato ai risultati; dopo tutto, tutti gli strumenti di misurazione hanno giochi e tolleranze e richiedono di venire usati saggiamente, il che comprende l’usarli sinergicamente. E poi… dai loro frutti li riconoscerai, no?

Detto questo, la mia prima osservazione è che ciascuna di queste etichette attira la nostra attenzione su una sfaccettatura, e quindi faremo meglio a valutare l’utilità di ciascuna:
Inferiorità psicopatica, insania morale ed imbecillità morale evidenziano che una persona non raggiunge i requisiti minimi per la sopravvivenza della società – nota bene: la sopravvivenza della società, a prescindere dalla propria, un’osservazione profonda e lungimirante.
Manie sans délire evidenzia una sfaccettatura chiave osservabile – o piuttosto osservabile a malapena –: tali persone sono praticamente sempre invisibili, dato che pochissime di loro mostrano segni appariscenti o anche solo visibili di quello che sono davvero.
L'assenza di senso di colpa evidenzia una sfaccettatura chiave interiore: esse agiscono come se non avessero alcuna coscienza, il che significa che possono compiere letteralmente qualsiasi cosa che la coscienza aborrisca – il che a sua volta significa che chiunque abbia una coscienza, e sia incapace di concepire che qualcun altro non ce l’abbia, è a rischio di venire pugnalato alle spalle.
Psicopatia è in effetti un termine troppo vago, che significa tutto e niente, per essere di qualche utilità: siccome il suffisso “patìa” significa “cosa” – un disturbo, ed il prefisso “psico” significa “dove” – nella psiche, la parola in sé non trasmette ulteriori informazioni e non è perciò di alcun aiuto ulteriore; inoltre, peggiora ulteriormente la scena a causa del sabotaggio subito dalla parola psiche, che fu creata per significare l’anima – qualunque parte non materiale dell’essere umano, e poi usurpata per significare il cervello – qualunque parte materiale dell’essere umano, generando così ulteriore confusione dolosa.