Soppressione, 18

Lo studio e l’isolamento degli schemi e tattiche qui sopra è un’impresa meritevole e della quale c’è molto bisogno, ma ora mettiamole da parte e parliamo ancora più seriamente. Perché, anche se questi comportamenti potrebbero dare nell’occhio, d’altro canto potrebbero suggerire l’idea che l’avere a che fare con tali persone – direttamente – sia l’eccezione. Non che avere a che fare con loro – direttamente o indirettamente – sia la REGOLA.

Ogni persona, ogni giorno, prende una quantità di decisioni, anche non decidendo, e compie una quantità di azioni, anche non agendo. Questo ammonta ad una vasta quantità di decisioni e non decisioni, di azioni e non decisioni. Quante di esse sono influenzate, direttamente o indirettamente, da tali persone, in che misura, quanto inconsapevolmente da parte degli altri, e con quali risultati, in realtà?

Qui c’è più di quanto appare: sia nel senso che non tutti i soppressivi sono così evidenti e facili da individuare, sia nel senso che la loro ricaduta a sua volta salta meno all’occhio ed è più vasta, profonda, e socialmente, globalmente dannosa di quanto potrebbe sembrare a prima vista sulla base di quanto sopra. Quindi, ancora una volta è questione di procedere sistematicamente come al solito: isolare il denominatore comune e mappare la sua ricaduta per intero.