Crimine contro l’Umanità: l’effetto domino dell’inflazione, 5

E così il concorrente "eletto" riceve il vantaggio incolmabile del rifornimento supplementare di denaro da parte dei manipolatori monetari.
Fase uno, gettare le reti: Lato cliente, l’"eletto" mette in atto quello che è comunemente noto come vendita sottocosto: abbassa i suoi prezzi di vendita e sottrae quote di mercato ai suoi concorrenti, compensando le entrate più basse con il denaro dei manipolatori monetari. I clienti comprano gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro più denaro, e questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso l’inflazione. Lato fornitore, l’eletto compete per quote maggiori di forniture, alterando la proporzione fra domanda ed offerta, così i fornitori aumentano i loro prezzi, e l’eletto paga il costo extra con il denaro dei manipolatori monetari. I fornitori vendono gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro più denaro, ed anche questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso l’inflazione. In un modo o nell’altro, il denaro dal nulla dei manipolatori monetari trova la sua strada verso la circolazione nella società ad una certa velocità, e qualunque occultamente può soltanto rallentare la velocità alla quale la gente avverte che il valore del denaro si annacqua.
Fase due, ritirare le reti: L’"eletto" inizia a godere del dominio sul mercato, mentre i suoi concorrenti si indeboliscono ed appassiscono. Lato cliente, inverte la marcia dai prezzi più bassi all’alzare i prezzi. I clienti comprano gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro meno denaro, e questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso la deflazione e la stagnazione. Lato fornitore, la richiesta diminuita da parte dei suoi concorrenti indeboliti, ed il dominio sul mercato dell’eletto, permettono entrambi a questi di imporre prezzi più bassi. I fornitori vendono gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro meno denaro, ed anche questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso la deflazione e la stagnazione.