Crimine contro l’Umanità: il conto, 7

Si potrebbe dire che, in considerazione della natura e della diffusione nel tempo e nello spazio della trappola del debito infinito, grosso modo il conto ammonti a: tutti gli averi di tutte – nelle parole lucide, lungimiranti e perentorie di Thomas Jefferson – “le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno”, e di tutti i burattinai dietro di esse, e di tutti i loro burattini, più tutti i corrispondenti benessere, sicurezza, sopravvivenza, opportunità, sviluppo, successo, prosperità, felicità e serenità mancate al resto di noi, più i corrispondenti avversità, messa a rischio, soccombere, opportunità perdute, sviluppo mancato, fallimento, miseria, infelicità e disperazione sopportate dal resto di noi.

E si può dire che, tanto sicuro quanto lo sono le progressioni aritmetiche, presto o tardi questo conto ammonterà a tutti e tutto. A meno che non facciamo qualcosa di efficace in merito.

È utile qui rendere esplicito e quindi affrontare concetto e definizione di “arbitrario”, un aggettivo una volta tanto meritatamente promosso a sostantivo E poi fare lo stesso con una scoperta fondamentale ad esso collegata.
Un elemento arbitrario è qualcosa che non c’entra nulla con la circostanza in cui si trova; in quella circostanza non esiste affatto alcuna reale ragione per la quale l’arbitrario dovrebbe essere presente in essa.
Giusto per essere chiari, indossare una maglia di lana su una bollente spiaggia estiva, portare a spasso un elefante in una cristalleria, sono solo quelli scontati perché le loro conseguenze sono immediatamente evidenti; altri esempi meno evidenti ed ovvi comprendono cose quali gesti scaramantici, monete a debito dal nulla e trappole del debito infinito costruite su di esse, ed in generale molti “lo sanno tutti che…”.
E dato che un elemento arbitrario non ha alcuna relazione logica con le circostanze, non c’è ragione per cui debba essere lì tranne l’intenzione di qualcuno: è stato qualcuno ad introdurlo, deliberatamente, arbitrariamente e forzatamente. E le ragioni per le quali qualcuno fa questo solitamente sono tutto tranne che razionali ed etiche.