La trappola del debito infinito, 2

Oh beh, una scelta comunque gli resta: restituire tutti i sassi presi a prestito in origine ed essere ancora debitori di ulteriori sassi, oppure tenersi tutti i sassi presi a prestito in origine e continuare ad essere sempre più debitori, oppure qualsiasi via di mezzo. Ma è solo questione di tempo in ogni caso: presto o tardi le 99 persone diventano proprietà del proprietario della spiaggia di sassi.

Questa è la cosa più importante da sottolineare qui: se viene permesso a qualcuno di allestire una trappola del debito infinito, presto o tardi questo qualcuno possiederà ed annienterà tutto e tutti. Perché mentre chiunque altro deve sopportare lavoro e costi per produrre i prodotti, il potere d’acquisto da scambiare con gli altri, il proprietario della trappola del debito infinito può produrre quel potere d’acquisto direttamente dal nulla – dico, dal nulla! –, senza alcuno sforzo e senza alcun costo. Un potere d’acquisto fittizio, inesistente, che verrà tuttavia accettato dagli altri come reale. Questa frode consente la concorrenza sleale, a dir poco, il che consente di comprare tutto e tutti gratis. Solo questione di tempo. E nel frattempo, l’inarrestato e crescente sbilanciamento fra la crescita maggiore e più veloce del potere d’acquisto fittizio prodotto dal criminale e la crescita minore e più lenta del potere d’acquisto reale prodotto dagli altri produrrà inevitabilmente un grado crescente di angherie ed oppressione. E, al capolinea, una morte globale, per esplosione o per asfissia. In fin dei conti, una volta che abbiamo permesso a dei soppressivi di impadronirsi di tutto l'oro del mondo, c'è poco da rimanere allibiti per le conseguenze, no? La trappola del debito infinito, dunque: ha i requisiti come Madre di tutte le Frodi e come Madre di tutte le Soppressioni, no?

Potremmo provare a dare qui una definizione, e dire che la trappola del debito infinito consiste nel permettere o concedere a qualcuno il monopolio di un flusso vitale, quale quello dei mezzi di pagamento, e la conseguente facoltà di lucrare dal prestarlo ad interesse; questo privilegio soppressivo mette quel qualcuno in grado di finire prima o poi per impadronirsi di tutto e tutti. Alla sua base c'è la medesima ragione per la quale esistono l'etica e la giustizia, ovvero per cui una società non può permettersi la disonestà: qualsiasi ladro di qualsiasi genere rapina la gente onesta del potere d'acquisto−potenziale di sopravvivenza che si è guadagnato, e poi può sfruttare questo potere d'acquisto rubato per impadronirsi di ulteriore potere d'acquisto della gente onesta; questo apre una falla nello scafo, attraverso la quale la società è esposta al venire espropriata e schiavizzata dai ladri. Ma laddove gli altri meccanismi di rapina sono soggetti a fallire, e conseguentemente la società ha una possibilità di sopravvivere, perché la società può ancora produrre più di quanto i ladri rapinino, la trappola del debito infinito è un'arma letale a causa della sua combinazione di monopolio ed interesse, che rende i futuri esproprio e schiavizzazione totali della società una certezza assoluta. E per aumentare la velocità della caduta in trappola, c'è persino il fattore supplementare della differenza fra il valore nominale del denaro ed il suo valore intrinseco o costo di produzione – un profitto chiamato “Signoraggio” e discusso più avanti – quando lucrato dal proprietario della trappola: mentre l'ammontare di potere d'acquisto rubato con l'interesse viene progressivamente risucchiato dalla società, un ammontare di potere d'acquisto supplementare viene risucchiato con il Signoraggio, accelerando così la velocità del “trasferimento”.