La missione del tradimento: lupi da pastore, depistaggi e polpette avvelenate, 7

Qualche esempio di bispensiero e bislinguaggio nella soppressione economica, magari nella sua forma specializzata del parassitismo economico e monetario?
Alcuni slogan della "Pensée Unique in Economia":
(Tratterò più avanti il "pensiero unico" in economia; tuttavia, qui lo puoi vedere di sfuggita, come definito con precisione dall’ex economista capo della Banca Mondiale Joseph Stiglitz, «scomunicato solo per aver espresso lieve dissenso dalla globalizzazione in stile Banca Mondiale», nell’intervista con il reporter Gregory Palast intitolata “I quattro passi dell’FMI verso la dannazione”, in cui elenca gli ingredienti della «strategia di assistenza alla nazione» attuata attraverso i suoi «accordi di ristrutturazione» imposti ai paesi «aiutati». Un’"assistenza" trattata in maggiore dettaglio da Kevin Danaher nel suo Fifty Years is Enough: The Case Against the World Bank and the International Monetary Fund (Cinquant’anni sono abbastanza, le accuse contro la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale, n.d.a.), da John Perkins nel suo Confessioni di un sicario dell’economia, e nei suoi fini e funzione ultimi da G. Edward Griffin nel suo The Creature from Jekyll Island.)
Passo Uno, "privatizzazione". Invece di proteggere le industrie di stato, i politici locali tradiscono svendendole, intascando laute "commissioni" commisurate a quanto "tagliano" il prezzo di vendita, usando le richieste della Banca Mondiale per zittire i critici, e mutilando drasticamente la produzione nazionale, con tutte le conseguenze del caso su benessere e solvibilità della nazione.
Passo Due, "liberalizzazione del mercato dei capitali". In applicazione degli "accordi di ristrutturazione" i politici locali spalancano gli argini ai capitali d’"investimento"; prima la loro alluvione speculativa strappa di mano le proprietà ai cittadini, e poi la loro fuga istantanea al minimo sentore di problemi lascia dietro di sé una devastazione persino peggiore: il valore della nazione sul mercato crolla, e con esso il potere d’acquisto della sua moneta, e così la nazione è costretta a prosciugare le sue riserve per far fronte, ed inoltre per attrarre nuovamente gli speculatori manda alle stelle la resa, in altre parole il costo, del denaro, riducendo così la sua gente alla fame distruggendone il potere d’acquisto.