La missione del tradimento: lupi da pastore, depistaggi e polpette avvelenate, 13

Il punto di inoculazione del keinesismo fu la conferenza di Bretton Woods, subito dopo la seconda guerra mondiale. Potrebbe venire sostenuto che il prodotto di una guerra mondiale era uno sconvolgimento economico straordinario e generalizzato, e che conseguentemente delle misure egualmente straordinarie fossero allora giustificate per fornire la stimolazione straordinaria “necessaria”. Ma la conferenza di Bretton Woods è dove cose quali il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale ed un sistema di cambi fissi dollaro−centrico vennero approvati, ed una volta che si conosca a cosa servano veramente queste cose, si potrebbe sostenere anche che la seconda guerra mondiale stessa non fu che un cavallo di Troia per introdurle, gettando una pesante ombra sul “problema”, e sul suo lampante costo umano, come possibile pretesto per la “soluzione”, con il suo costo nascosto ma altrettanto mortale.
Potresti aver notato qui sopra che ho messo i termini “reale” e “naturale” fra virgolette. La definizione di “fra virgolette” che si applica qui è: “tutto il contrario”. Se l’autenticità del prodotto interno lordo “reale” è in qualche modo discutibile, con la sua presunzione che qualunque produzione etica sia esprimibile in denaro e che tutto ciò che è espresso in denaro sia produzione etica, la genuinità del prodotto interno lordo “naturale” lo è decisamente di più, con la sua presunzione che dobbiamo accelerare tutto questo all’infinito, correndo sempre più veloci solo per riuscire a rimanere nello stesso posto proprio come la Regina Rossa di Alice nel paese delle meraviglie o piuttosto molto più come criceti nella ruota, con la sua presunzione che “andrà tutto bene” se le nostre riserve si sciolgono come neve al sole ed affondiamo nell’indebitamento come nelle sabbie mobili.

Già, perché noi sappiamo che un parassita si nutre dei flussi metabolici della sua vittima, che può prenderne il controllo, e che può incrementarne artificialmente il metabolismo. E sappiamo che un’ammontare significativo di riserve è un fattore vitale per il benessere e la sopravvivenza di un organismo, che quelle riserve sono un bersaglio principale per il parassita, e che il parassita mira a “mobilizzarle” nei flussi metabolici della sua vittima così da impadronirsene.
Ed è esattamente quello ciò che vediamo quando guardiamo al consumismo ed a qualsiasi spinta per un’aumentata quantità e velocità dell’uso di un denaro sotto il controllo dei manipolatori monetari; il bersaglio? I risparmi prima e l’indebitamento poi della gente e degli stati. Vale a dire, le riserve di energia della vittima.